di Salvatore Baldari
Trecento miliardi di euro in cinque anni per diventare energicamente indipendenti dal Cremlino e dare un calcio alle fonti fossili.
È questa la scommessa di REPowerEu, il piano messo a punto dalla Commissione Europea presentato il 18 Maggio 2022.
Entro il 2030 fissati nuovi obbiettivi per le rinnovabili, dal 40 al 45% e per l’efficienza energetica, dal 9 al 13%.
Entro il 2027 redimere del tutto la dipendenza dalle fonti energetiche russe.
Sono questi tre i principali pilastri della strategia Von der Leyen.
Mentre l’offensiva di Putin in territorio ucraino imperversa, in tutta la sua atrocità, l’Unione Europea si trova a dover fare i conti con la crisi energetica, che la tiene sotto scacco.
Gli sforzi della Commissione e degli Stati membri sono rivolti a costruire azioni che possano, nel più breve tempo possibile, accelerare la transizione green e completare l’allontanamento energetico dall’autocrazia di Mosca.
Il pacchetto contiene ulteriori misure di emergenza sui prezzi dell’energia e sullo stoccaggio del gas, confermando la possibilità di regolamentare i prezzi dei vettori energetici in circostanze eccezionali e la possibilità per gli Stati Membri di ridistribuire ai consumatori le entrate derivanti dagli extra-profitti del settore energetico e dallo scambio di emissioni.
Derogata anche la disciplina degli Aiuti di Stato per fornire un sostegno a breve termine alle imprese più colpite dallo shock.
Entro aprile sarà varata una proposta legislativa che richiederà il riempimento degli stoccaggi europei di almeno il 90% della capacità entro il 1° ottobre di ogni anno, costituendo anche accordi di solidarietà tra gli Stati membri.
Con REPowerEU, si mettono sul piatto trecento miliardi, di cui 225 fra sovvenzioni e finanziamenti, per integrare l’Agenda 2030, successiva al Patto di Parigi.
I fondi saranno distribuiti agli Stati Membri, i quali a loro volta potranno beneficiarne a seconda vari progetti che intenderanno implementare.
Bruxelles ha varato l’Energy Platform, un meccanismo per mettere in comunicazione domanda e offerta, con lo scopo di agevolare gli acquisti di gas e metterli in comune all’interno dell’Unione.
La piattaforma è arricchita con ulteriori 10 miliardi di investimenti destinati all’adeguamento delle infrastrutture per lo stoccaggio e il trasporto all’interno dell’Unione Europa.
Un altro capitolo di RePowerEu è la Solar Strategy incentrata sullo sviluppo dei tetti fotovoltaici, ponendo un differenziato obbligo di installazione per tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici che hanno un’area superiore a 250 metri quadrati mentre, entro il 2029, per tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione.
Il target da raggiungere entro il 2025 è quello dei 25 TWh di energia, di fatto un raddoppio della capacità fotovoltaica dell’intera Unione.
La palla passa ora al Parlamento Europeo e agli Stati membri
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