Menarini bus, che cosa succede?

La Solitudine (non troppa) dei Numeri… Secondi
25 Settembre 2025
Gianni Amelio conquista il Lucca Film Festival
26 Settembre 2025
La Solitudine (non troppa) dei Numeri… Secondi
25 Settembre 2025
Gianni Amelio conquista il Lucca Film Festival
26 Settembre 2025

Menarini bus, che cosa succede?

Bologna- È trascorso quasi un secolo dagli anni Venti del Novecento, quando Ettore Menarini cominciò a realizzare “carrozze da turismo” trainate da cavalli, in un’ex stalla di via del Chiù, avviando così la bellissima storia della Menarini, la madre dei bus nostrani.

Menarini, Invitalia la cede nel 2024 ai casertani Civitillo

Ed è trascorso quasi un anno dall’estate 2024, quando la Menarini – dopo essere finita negli ultimi anni in “pancia” pubblica (Invitalia-Leonardo) – è stata ceduta a Seri SpA, la società della famiglia casertana Civitillo. I Civitillo sono stati formalmente definiti l’“unico soggetto seriamente interessato” (Bilancio Invitalia 2024). Le manifestazioni di interesse presentate a Invitalia – la nostra Agenzia per lo sviluppo – sono state 23. Tra queste, la proposta della cordata “petroniana” Marchesini-Gruppioni e Co. è stata definita deteriore dal Ministro D’Urso. 

L’offerta di Seri è stata ritenuta l’unica con un piano industriale serio. Nel piano c’era l’integrazione verticale, ossia il matrimonio del bus con l’elettrico, con le batterie al litio che Seri si apprestava a produrre con il mega progetto Teverola 1, la cittadella casertana dedita solo al litio, a cui seguirà Teverola 2.

Il risultato, ad oggi, è che le famose “carrozze del turismo”, un tempo trainate da cavalli, hanno preso la via di Flumeri (Avellino), dove si sta sviluppando la produzione dei bus. Le batterie al litio stanno, perciò, ricaricando alla grande, ma non carrozze e cavalli di Bologna, ora fermi ai box. 

Il quartier generale di San Sisto (Bologna) è ora svuotato dalle maestranze e non senza lotta – ogni volta che ci si trovava a transitare davanti allo storico stabilimento si vedevano sventolare le bandiere dei sindacati e gli operai mobilitati per difendere il proprio lavoro. Ora quel sito, con una bellissima storia alle spalle, dovrebbe diventare il “cervellone”del bus del futuro, secondo il serio piano industriale. Per questo mese di settembre erano attese le prime pietre del nascituro centro di ricerca, ma per ora la carrozza futuribile pare un bellissimo cavallo azzoppato.