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16 Novembre 2025Elezioni in Campania. Tra De Luca e Manfredi è sfida all’O.K. Corral
Scontro aperto tra i due leader non candidati, ma molto interessati, all’esito delle regionali.
Tra il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ed il governatore uscente della Campana, Vincenzo De Luca, ormai è una sfida aperta. Location dello scontro sono le elezioni regionali. Si vota tra pochi giorni e nei corridoi della politica locale l’immaginario collettivo va all’epico duello dell’O.K. Corral, uno dei più emblematici della storia del far west.
La Campania 2025 come l’Arizona del 1881
Le giornate del 23 e 24 novembre in Campania saranno (metaforicamente parlando) come il 26 ottobre 1881, quando a Tombstone, in Arizona, ci fu il conflitto tra i fratelli Earp (tutti funzionari di polizia) affiancati dal pistolero Doc Holliday, contro alcuni componenti della banda dei Cowboys: i fratelli Billy e Ike Clanton, i fratelli Frank e Tom McLaury e Billy Claiborne.
Le liste del campo largo e la “conta” tra deluchiani” e “manfrediani”
Gli osservatori più attenti tengono d’occhio quattro liste nella coalizione del centrosinistra, per capire quali saranno i numeri, i rapporti di forza e il peso politico nella nuova legislatura regionale. Ufficialmente al fianco di Roberto Fico, candidato del campo largo, ci sono otto raggruppamenti elettorali.
Al di là di quelli dei partiti nazionali (PD, M5S, AVS) e di Clemente Mastella, il governatore De Luca ed il sindaco Manfredi tengono molto al destino di un paio di liste loro vicine. ‘A testa alta’ e ‘Avanti Campania/Psi’ sono piene di fedelissimi deluchiani.
‘Casa Riformista’ e ‘Roberto Fico Presidente’ sono quelle con molti candidati amici del sindaco Manfredi.
I risultati di queste quattro liste forniranno l’esito dello scontro tra i due leader, non candidati ma molto interessati dal voto.
Fico favorito, Cirielli sogna la remuntada
Ufficialmente a contendersi la guida della regione sono Roberto Fico ed Edmondo Cirielli.
Da pronostico il campo largo è favorito. Tutti i sondaggi, pubblici e riservati, danno il candidato di Pd/M5S in testa. Il centrodestra da parte sua sta mobilitando tutte le forze in campo e sogna la grande rimonta. D’altra parte, Cirielli non è uno abituato a perdere quando gioca in prima persona. Esperienza politica di lunghissimo corso, elezione in tutti i livelli istituzionali, dal Comune alla provincia alla regione fino al Parlamento ed al governo, fanno di Cirielli un top player del consenso. Fico da parte sua si sente certo della vittoria.
De Luca intanto va all’attacco
Nelle scorse ore Vincenzo De Luca è tornato all’attacco. Ecco le sue parole: “Siamo nel pieno di una campagna elettorale per le regionali e non ne ho mai visto una più triste, più demotivata e più demotivante di quella che stiamo vivendo”.
E poi ancora: “Mi capita di vedere il sindaco di Napoli andare in giro per le aree interne, ormai sta girando come la Madonna pellegrina da mesi interessandosi della Regione anziché pensare a fare il sindaco. A Napoli faccio fatica a vedere una pattuglia di vigili urbani nelle strade più ingolfate. E con una grande faccia di bronzo, nello specifico il soggetto individuato, c’è gente che va a parlare di aree interne dopo che la Regione è stata derubata di un miliardo e 200 milioni di euro a favore di Bagnoli quando, poi, bisognava fare una battaglia per fare arrivare sì i soldi, ma quelli del ministero e non quelli sottratti alla Campania e alle aree interne. Ci vuole e davvero una faccia di bronzo. E sono fondi che saranno utilizzati anche per l’America’s Cup. Vedo vecchi notabili che fanno finta di parlare di aree interne. Ma quando bisognava combattere per sbloccare i fondi di coesione tutti zitti tranne me che ho organizzato una manifestazione a Roma con 5mila persone e 500 sindaci. Gli altri tutti latitanti, una vergogna».
Asse Manfredi/Meloni?
Le parole durissime del governatore rimandano allo scontro aperto tra Regione Campania e comune di Napoli. Negli ultimi tempi questa battaglia ha avuto in particolare due terreni di sfida: la gestione del teatro San Carlo e l’America’s Cup 2027. Qua soprattutto si è creato un asse istituzionale a distanza tra Giorgia Meloni e Gaetano Manfredi.
Governo nazionale e Amministrazione comunale avrebbero isolato se non addirittura tagliato fuori la regione dalla gestione di un evento internazionale senza precedenti, per Napoli e per l’Italia.
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