Il codice segreto dei musicisti napoletani
29 Luglio 2025
Metropoli e privacy che non c’è
31 Luglio 2025
Il codice segreto dei musicisti napoletani
29 Luglio 2025
Metropoli e privacy che non c’è
31 Luglio 2025

Il Caso Epstein: una rete di silenzi

Dania Ceragioli, giornalista de La Voce di New York e nostra corrispondente dagli Usa, ci racconta perché in questi giorni in tutti gli Stati Uniti non si parli d’altro che del caso Epstein.

Un jet privato. Un’isola tropicale. Una lista di ospiti con nomi tra i più influenti al mondo. E decine di ragazze minorenni abusate sistematicamente. Jeffrey Epstein non era solo un finanziere milionario: era al centro  di una rete di sfruttamento  sessuale alimentata da denaro, potere e omertà. 

A quasi sei anni dalla sua misteriosa morte, l’interesse dell’opinione pubblica non si è mai realmente spento. Le domande irrisolte, che per anni hanno circondato il caso continuano a generare interrogativi.

Caso Epstein, nel 2005

L’inchiesta inizia nel 2005, quando la polizia di Palm Beach, Florida, apre un’indagine a seguito di una denuncia, rimasta anonima, ma successivamente formalizzata dai genitori di una giovane che indicava il tycoon reo di abusi sessuali. Con il tempo si aggiungono accuse da parte di numerose ragazze che raccontano di essere state violentate nella residenza dell’illustre personaggio, sotto il pretesto di massaggi. Nel 2008, grazie a un patteggiamento controverso, orchestrato dal procuratore federale Alex Acosta, il magnate riesce ad evitare gravi conseguenze: si dichiara colpevole di due reati minori e sconta appena 13 mesi in un carcere a custodia attenuata, con permessi giornalieri per lavorare.

Accordo immunità per Epstein

L’accordo prevedeva immunità per Epstein e i suoi collaboratori, inclusi potenziali “co-cospiratori” non identificati, senza informare le vittime, in violazione del Crime Victims’ Rights Act, una legge, approvata nel 2004, che garantisce diritti specifici alle parti lese. Questo patto segreto verrà duramente criticato in seguito e sarà oggetto di ricorsi legali da parte delle sopravvissute.

Suicidio di Epstein

Nel 2019, l’uomo d’affari viene arrestato nuovamente in relazione a una revisione del caso e indagato per traffico sessuale di minori. Meno di due mesi dopo, sarà trovato morto nella sua cella del Metropolitan Correctional Center di Manhattan. Il decesso viene ufficialmente archiviato come suicidio, ma le circostanze, telecamere spente, turni di guardia mancati, alimentano l’ipotesi di un omicidio.

Chi è Ghislaine Maxwell

Entra nell’inchiesta anche la collaboratrice storica e confidente del miliardario, Ghislaine Maxwell che viene incriminata per aver reclutato e manipolato le giovani. Condannata nel 2021 a 20 anni di carcere, ha recentemente testimoniato riportando il caso sotto i riflettori. Maxwell ha negato molti degli addebiti, ma ha anche ammesso che Epstein gestiva la“rete” di cui “molte persone sapevano, e nessuno parlava”. Ha definito la sua condanna “ingiusta” e rivolgendosi ai media, di essere stata trasformata in un “capro espiatorio”.

I file di Epstein

L’attenzione verso i cosiddetti “file di Epstein” è cresciuta esponenzialmente dopo la chiusura dell’indagine da parte dell’FBI e la mancata diffusione dei fascicoli. I documenti comprendono migliaia di pagine, tra cui trascrizioni di deposizioni, atti giudiziari, intercettazioni telefoniche e registrazioni audio-video, molti dei quali erano stati inizialmente tenuti sotto sigillo o classificati come riservati. La complessità e la vastità del materiale rendono evidente la portata delle indagini e il livello di coinvolgimento di numerose persone, a vari livelli, nell’ambito del giro orchestrato dal finanziere.

Ancora nascoste parti di file

Sebbene alcune porzioni di questi dati siano state desecretate e rese pubbliche, a seguito di cause legali promosse dalle vittime e da agenzie di stampa, una parte significativa rimane ancora nascosta, sollevando forti dubbi sulla trasparenza del sistema giudiziario e sulla possibile protezione di figure potenti, coinvolte direttamente o indirettamente, come l’attuale presidente Donald Trump, il cui nome è a lungo circolato in questi giorni. Il leader repubblicano in passato aveva intrattenuto con Epstein rapporti sociali, conosceva il condannato, aveva partecipato a eventi e feste dove era presente. Alcuni esperti e giornalisti ritengono che la pubblicazione integrale dei documenti potrebbe rivelare legami e informazioni che coinvolgono membri dell’élite politica, finanziaria e sociale internazionale. La mancata completa diffusione dei file alimenta così sospetti su un possibile tentativo di insabbiamento o di protezione di figure potenti, rafforzando la percezione che il caso rappresenti un intricato intreccio di potere, segreti e silenzi.