Frankenstein, più di duecento anni per il capolavoro della giovanissima Shelley
2 Gennaio 2022
Il calvario di Marco Zennaro, l’imprenditore di Venezia sequestrato e dimenticato in Sudan
3 Gennaio 2022
Frankenstein, più di duecento anni per il capolavoro della giovanissima Shelley
2 Gennaio 2022
Il calvario di Marco Zennaro, l’imprenditore di Venezia sequestrato e dimenticato in Sudan
3 Gennaio 2022

Legge di Bilancio 2022, Guida galattica per cittadini

di Salvatore Baldari

Taglio delle tasse, aiuti per famiglie e imprese contro il caro-bollette, sconti sui contributi previdenziali, stop a Quota 100, conferma dei bonus edilizi, revisione del reddito di cittadinanza. Sono queste le principali misure contenute nella Legge di Bilancio 2022, approvata in via definitiva dalla Camera dei deputati il 30 dicembre, con 355 voti favorevoli e 45 contrari, e ora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il testo definitivo della Legge di Bilancio 2022 è entrato in vigore il 1° gennaio 2022. Una manovra da 36,5 miliardi di euro, di cui 23,3 miliardi in deficit nel 2022, che conferma l’impianto delle linee guida della trasmesse a Bruxelles e si integra con la strategia del PNRR.

Per agevolare i nostri lettori abbiamo voluto preparare questa bussola, che ne elenca schematicamente i contenuti principali.

Più risorse per sanità e ricerca

Per la sanità vengono stanziati ulteriori 4 miliardi, ripartiti tra Fondo sanitario e fondi per i vaccini e farmaci antivirus, con il rinnovo sino a metà anno delle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziali). Al personale di Pronto Soccorso assegnati novanta milioni e vengono raddoppiati gli attuali nove mila dottorati per far fronte al Pnrr. Alla ricerca, risorse aggiuntive per 400 milioni.

Aiuti per il caro-bollette

Sono 3,8 i miliardi presenti nel fondo per ridurre i costi delle utenze elettriche e gas, ma che certamente sarà rimpinguato nei prossimi mesi, in base all’andamento dell’emergenza energetica.

Messo a disposizione anche 1 miliardo extra, per consentire piani di rateizzazione fino a 10 mesi delle bollette per i clienti domestici. A questi interventi va aggiunta riduzione al 5% dell’Iva sulle utenze gas, con annesso annullamento delle aliquote relative agli oneri di sistema.

Proroga delle cartelle esattoriali

Il pagamento delle cartelle esattoriali notificate fra il 1 Gennaio e il 31 Marzo 2022, viene prorogato di sei mesi, senza sanzioni e interessi di mora.

Taglio delle tasse

L’intervento più significativo riguarda l’Irpef con la riduzione da cinque a quattro aliquote, oltre alla rimodulazione delle detrazioni (che si annullano oltre i 50 mila euro di reddito) e l’introduzione di uno sconto sui contributi previdenziali, attraverso il taglio di 0,8 punti percentuali dei contributi a carico dei lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile fino a 35mila euro annui.

Il cosiddetto “Bonus Renzi” da 100 euro rimane per i redditi sotto i 15 mila euro. Le aliquote dell’imposta sulle persone fisiche saranno, pertanto le seguenti: 23% sui redditi fino a 15 mila euro; 25% sullo scaglione tra 15 mila e 28mila euro; 35% tra 28 mila e 50 mila e 43% sui redditi maggiori. 

Importante, soprattutto dal punto di vista della semplificazione, la soppressione dell’Irap per ditte individuali e liberi professionisti.

Introdotte correzioni per il Reddito di cittadinanza

Rifinanziato con un miliardo in più dal nuovo anno, l’assegno sarà tagliato di 5 euro al mese, a partire dal primo rifiuto di una proposta di lavoro. Il diritto al sussidio decadrà in caso di non accettazione di una delle due offerte di lavoro ricevute, a fronte del limite attuale di tre. I Comuni dovranno impiegare almeno un terzo dei percettori del Reddito, residenti nel territorio in progetti per la collettività.  

Arriva Quota 102 e si estende lApe sociale

Accantonata la mitologica Quota 100, arriva Quota 102, ma solo per un anno. Solo nel 2022 sarà possibile andare in pensione anticipata con 64 anni di età e 38 anni di contributi, senza penalizzazione sul calcolo. Inoltre, si introduce un fondo per favorire l’uscita anticipata dal lavoro, dei lavoratori dipendenti, con almeno 62 anni, di piccole e medie imprese in crisi, ma anche, in alternativa la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato questi lavoratori. Vengono implementate le categorie professionali che possono usufruire dell’anticipo pensionistico per lavori usuranti. La platea di chi potrà richiedere l’Ape con 36 anni di contributi (30 se disoccupati, disabili o caregiver) e 63 anni di età si estende a: docenti di scuola primaria e pre-primaria, tecnici della salute, magazzinieri, professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, estetisti, professioni qualificate nei servizi personali, artigiani, operai specializzati, agricoltori, conduttori d’impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali, operatori d’impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli, edili e ceramisti (per queste due ultime categorie sono previsti 32 anni di contributi).

Opzione Donna verrà prorogata con i requisiti attuali che prevedono la possibilità di uscita a 58 anni (o 59 in caso di lavoro autonomo).

Confermati i bonus edilizi

Nonostante le perplessità espresse dallo stesso Presidente del Consiglio, è confermato il Superbonus 110% sulle abitazioni unifamiliari, senza riferimenti a limiti di Isee, all’abitazione principale e ai termini di comunicazione Cila. Previsto un graduale decalage dell’incentivo sino al 2025. Si conserva il vincolo di avanzamento dei lavori del 30% alla data del 30 giugno 2022. Prolungato il Superbonus per impianti fotovoltaici e l’installazione di colonnine di ricarica auto.  Il bonus mobili, col tetto di spesa detraibile elevato a 10.000 euro, viene raddoppiato, mentre si riduce al 60% la percentuale del bonus facciate. 

Confermati anche gli altri stimoli per la casa, dall’Ecobonus al bonus verde.

Dal 2023, si torna al bonus ristrutturazioni al 50%, in alternativa per aver diritto all’Ecobonus del 65%, sarà necessario intervenire sul cappotto energetico.

Novità per gli ammortizzatori sociali

La prima vera novità è che la cassa integrazione si estende anche ai lavoratori a domicilio. Per accedere alla Cig, la manovra abbassa il requisito di anzianità di effettivo lavoro da 90 a 30 giorni. Chi assume a tempo indeterminato, senza aver licenziato nei sei mesi precedenti lavoratori in cassa integrazione straordinaria, avrà diritto a un bonus mensile per 12 mesi pari al 50% dell’assegno di Cigs che sarebbe stato corrisposto al lavoratore.

Anche ai datori lavoro con più15 dipendenti indipendentemente dal settore, si allarga la Cigs. Si istituisce, presso il Ministero del Lavoro, un fondo per la tutela dei lavoratori nell’ambito della progressiva uscita dalla fase emergenziale epidemiologica, attraverso interventi in materia di integrazione salariale.

Debutta lassegno unico familiare

Entra in vigore definitivamente dal nuovo anno la misura che destinerà un importo variabile fra i 50 euro e 175 euro per ciascun figlio, con copertura dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni compiuti dal figlio. Dal terzo figlio in poi si prevede un incremento, nonché 100 euro aggiuntivi dal quarto figlio.

Interventi per donne e giovani

Si finanzia con 5 milioni di euro il “reddito di libertà”, oltre a ulteriori risorse per centri antiviolenza e case rifugio. Dopo il via libera alla Legge sulla parità salariale, in manovra si accenna ad un piano strategico per la parità di genere. In via sperimentale, per l’anno 2022, si riconosce, nella misura del 50%, l’esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri. Verranno garantiti sgravi fiscali per i datori di lavoro che assumono under 36 al Sud, mentre lo sgravio contributivo diventa del 100% per le piccole medie imprese che stipulano contratti di apprendistato di primo livello con giovani under 25. Si rafforzano i mutui agevolati e il bonus casa per under 36 e giovani coppie, da accendere per l’acquisto della prima casa.

Diventano legge i dieci giorni di congedo obbligatorio per i papà.

Disabilità

Non solo non ci sono i tagli strumentalmente sbandierati nei giorni scorsi al fondo per le persone con disabilità, che invece è incrementato di 200 milioni dal 2023 al 2026. E si aggiungono anche 15 milioni nel 2022 a quello per le non autosufficienze e 27 milioni per l’autismo. Attenzione rivolta anche ai disturbi alimentari.

Ma sono tante altre le misure contenute nella Legge di Bilancio, che per ragioni di spazio non abbiamo potuto elencare ed approfondire.

Fra queste ricordiamo soltanto, gli interventi a favore della scuola e in particolare del personale docente ed Ata. Per le imprese e lo sviluppo economico: il rifinanziamento dei Contratti di Sviluppo, della Nuova Sabatini, l’istituzione del Fondo di transizione industriale, l’aumento dell’incentivo Patent Box e credito di imposta per il collocamento in Borsa delle Piccole medie imprese. Si rafforza, tra l’altro, la direttiva del 6 Agosto 2021, riguardante le delocalizzazioni.

Anche quest’anno non scatteranno la sugar tax, la plastic tax, né entrerà in vigore l’Iva per il terzo settore. Confermata per l’esenzione dai tributi Tosap e Cosap.

Ci sono anche 100 milioni di euro per nuove assunzioni nelle amministrazioni dello Stato e vengono istituiti due fondi per il sostegno e il rilancio del turismo.

Approvato anche un contributo da 2,7 miliardi per i Comuni in dissesto finanziario.

Confermato i bonus tv e decoder. Stop al cashback. Da evidenziare l’entrata in vigore del divieto di produrre pellicce naturali. Per finire, immancabili naturalmente gli aiuti ad Alitalia. Quasi un rito propiziatorio ormai.