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17 Febbraio 2025Viareggio, sfila il carro ispirato a Ghali

Un sapere antico e complesso, quello dei maestri della cartapesta. Valentina Galli ci racconta l’arte della modellatura, un percorso durato circa 15 anni, per lei “figlia d’arte”.
Dopo un rinvio di 24 ore a causa del maltempo, è ufficialmente partita la 151esima edizione del Carnevale di Viareggio, una delle manifestazioni più attese d’ Italia. Il tema scelto per quest’edizione è la pace, un concetto che emerge con chiarezza nei 13 carri allegorici che animano le sfilate, suddivisi fra prima e seconda categoria.
Quest’anno, il manifesto ufficiale rende omaggio all’opera ideata dal medico e artista Guglielmo Lippi Francesconi per il Carnevale del 1925, un simbolico legame con il passato che fa di questa rassegna una delle più significative. La città marinara, situata in provincia di Lucca, conserva una tradizione storica che risale all’Ottocento, con le sfilate che hanno attraversato i secoli senza mai perdere il loro fascino. Ad aprire ogni edizione ci sono sempre tre colpi di cannone, l’alzabandiera e i saluti di Burlamacco, la maschera ufficiale della località.

Un Carnevale in Evoluzione: Dalla Satira ai Temi Sociali
Le ultime edizioni hanno segnato piccole rivoluzioni: la satira politica, che aveva da sempre contraddistinto questo carnevale per la sua irriverenza è quasi del tutto scomparsa. Più spazio, invece, a temi sociali e alle sfide del nostro tempo. Dal cambiamento climatico alla denuncia delle ingiustizie sociali, passando per le ombre dei mali oscuri che affliggono la società, i maestri della cartapesta affrontano argomenti di grande attualità. Non mancano, visioni immaginarie, come quella di un’ipotetica elezione di una papessa alla guida della Chiesa Cattolica, una prospettiva che ha solleticato la fantasia di molti.
Per conoscere meglio questo evento siamo andati dietro le quinte e abbiamo intervistato Valentina Galli, che con il padre Fabrizio ha realizzato un carro che concorre in seconda categoria dal titolo evocativo: “Gli ultimi eroi dell’innocenza”. L’opera rappresenta il coraggio dei bambini, che, in un mondo dilaniato dalla guerra, sono l’ultima speranza per un futuro di pace. La costruzione mette in scena le Terre di Mezzo, un luogo dove i conflitti, come un male oscuro, distruggono tutto, ma dove rimane accesa una piccola luce: quella dei minori appunto, che potrebbero avere la chiave per liberare l’armoniaprigioniera.

Un Carnevale che Non Si Ferma: Tradizione e Innovazione
Durante la nostra intervista, Valentina ha parlato di come la rassegna stia mantenendo viva la tradizione, ma allo stesso tempo stia esplorando direzioni nuove. “Il Carnevale è sempre in evoluzione, non è mai scontato. L’evasione e la riflessione si alternano continuamente, come in una società che cambia a ritmi frenetici. Oggi il progetto deve essere immediatamente comprensibile, per un mondo ormai così veloce.” Tuttavia, ha aggiunto, “la parte visiva è sempre più importante, anche se questo, almeno per me che ho una visione più accademica, rischia di entrare in conflitto, ci dobbiamo adattare ai tempi.”

Foto di Valentina Galli
La parte più gratificante, ha proseguito, è senza dubbio il momento della sfilata, quando si scopre se l’idea è riuscita a sensibilizzare gli spettatori. Quel momento è il vero banco di prova, quello in cui si comprende se l’opera ha saputo trasmettere l’emozione che l’ha ispirata”.
Formazione Artistica e Influenze: Un Percorso di Crescita
Parlando della sua formazione, Valentina ha raccontato come ha appreso l’arte della modellatura, un percorso durato circa 15 anni. “Sono stata molto caparbia”, ha dichiarato, “ho imparato tutto dalla saldatura al filo, ai movimenti manuali con corde e carrucole e alla preparazione della cartapesta, frequentando un istituto artistico.”
Donne nel Carnevale: Una Storia di Resilienza e Passione
La sua professione in un ambito tradizionalmente dominato da uomini non l’ha mai intimidita. “Sono la terza generazione della mia famiglia che lavora in questo settore, mio padre è stato uno dei miei maestri e ha sempre avuto delle aspettative molto alte”, ha raccontato. “Essere donna non è mai facile in nessun ambiente, soprattutto quando si fa un mestiere faticoso come questo, anche se di grande soddisfazione. Affinare la tecnica scultorea e pittorica è stato molto appagante.”
La Nascita di un Carro: Tra Creatività e Riflessione
Ma come nasce un carro? “Nasce da un pensiero, un sentimento che vogliamo esprimere”, ha spiegato Valentina. “Quest’anno, il nostro lavoro è frutto di una riflessione del cantante Ghali durante il precedente Festival di Sanremo, dove denunciava l’assenza di interventi per fermare la guerra a Gaza. La scelta di utilizzare l’immagine della Terra di Mezzo di Tolkien, con la figura del Nazgul realizzata in cartapesta e stoffa, e la colomba in plastica, è stata una risposta artistica al tema della speranza tramite i più piccoli chepossano essere l’ultima luce in un mondo in fiamme.
Valentina sottolinea quindi come ogni costruzione rappresenti un piccolo passo per trasmettere un messaggio di pace e speranza. “La nostra è una voce che vuole sensibilizzare su un futuro migliore, che passa, soprattutto, attraverso i più giovani.”
Il Carnevale di Viareggio: sito ufficiale dell’evento
Le foto sono di @Dania Ceragioli