Epstein, il rilascio dei fascicoli scottanti divide gli USA

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Epstein, il rilascio dei fascicoli scottanti divide gli USA

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha reso pubblici, tra scalpore e polemiche, una vasta serie di documenti legati a Jeffrey Epstein, l’ex finanziere condannato per reati sessuali e morto nel 2019 in circostanze misteriose, nella sua cella del Metropolitan Correctional Center di Manhattan. I fascicoli, comprendenti fotografie, video, email e rapporti investigativi, erano attesi dopo l’approvazione di una legge che ne imponeva la divulgazione integrale entro il 19 dicembre.

Tuttavia, il Dipartimento ha chiarito che l’emissione non è ancora completa, poiché centinaia di migliaia di pagine restano in fase di revisione. Il vice procuratore generale, Todd Blanche, ha spiegato che il materiale mostrato rappresenta solo una porzione di quanto emerso e che il resto sarà diffuso nelle prossime settimane.

Molti dettagli nei documenti già rilasciati risultano pesantemente oscurati, e hanno suscitato molte critiche. La legge prevede che debbano essere protette l’identità delle vittime o informazioni relative a indagini penali ancora in corso. Tra le email interne all’FBI del 2019 si citano dieci presunti fiancheggiatori, con nomi e località negli Stati Uniti, mentre alcune figure di alto profilo, come Ghislaine Maxwell, ex collaboratrice di Epstein condannata a 20 anni di carcere nel 2022, e l’ex CEO di Victoria’s Secret Les Wexner, compaiono senza censure.

  • Oltre 550 pagine appaiono in parte protette, di cui 100 relative a procedimenti del Grand Jury, il gruppo di cittadini incaricato di valutare le prove preliminari e determinare se avviare procedimenti penali.
  • Personaggi politici citati: Bill Clinton e Donald Trump, nessuno di loro accusato di reati legati a Epstein.
  • Viaggi privati: il leader del GOP risulta come passeggero su almeno otto voli dell’uomo d’affari tra il 1993 e il 1996.
  • Celebrità fotografate: Michael Jackson, Mick Jagger, Diana Ross e Chris Tucker.

Gli scatti che mostrano Clinton e Trump risalgono a contesti sociali tra gli anni ’90 e 2000. Dai documenti non emergono prove di comportamenti illeciti da parte dei politici citati; il materiale si limita a registrare eventi e incontri privati senza implicazioni legali dirette

Il rilascio comprende anche documenti storici, come il rapporto del 1996 di Maria Farmer, l’artista che denunciò di essere stata costretta a scattare fotografie di ragazze minorenni per il magnate, sotto minaccia. Farmer ha definito la pubblicazione dei dossier “come una forma di giustizia dopo quasi 30 anni”, sottolineando la gravità dei reati commessi dal finanziere.

Questi archivi forniscono uno sguardo senza precedenti sulla rete criminale di Epstein, evidenziando i legami con personalità pubbliche e l’ampiezza delle indagini federali, seppure i portavoce di alcune persone citate hanno ribadito l’assenza di accuse penali a loro carico.