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25 Settembre 2025Gianni Amelio conquista il Lucca Film Festival

Foto Lucca Film Festival
Il regista dialoga con i giovani, dopo la proiezione de Il signore delle formiche, il lungometraggio che ruota attorno al processo di Aldo Braibanti, poeta, drammaturgo e intellettuale.
Il Lucca Film Festival, continua a sorprendere e commuovere, trasformandosi in un crocevia di cinema, cultura e impegno civile. Uno dei protagonisti assoluti della quintagiornata è stato Gianni Amelio, maestro riconosciuto della settima arte italiana e internazionale, che il giorno precedente aveva giù ricevuto il prestigioso premio alla carriera.
Il regista è stato accolto al Cinema Centrale del piccolo borgo toscano, dove ha incontrato la stampa e successivamente ha guidato una masterclass gremita di studenti, preceduta dalla proiezione de Il signore delle formiche, il lungometraggio che ruota attorno al processo di Aldo Braibanti, poeta, drammaturgo e intellettuale comunista, accusato del reato di plagio, riportando al centro del dibattito temi di giustizia, memoria e diritti civili.
Davanti ai giornalisti, Amelio ha spiegato di sentirsi legato a doppio filo alla città, sottolineando come Lucca sia per lui “quasi una seconda casa”, luogo dove ha presentato in passato diverse opere ricevendo sempre un calore speciale.
Non è mancata una riflessione sull’essenza stessa del cinema. Il creativo ha ribadito che un film deve emozionare, ma se riesce anche a stimolare coscienza critica allora svolge appieno la sua funzione sociale. Ha sottolineato che arte e vita quotidiana non possono essere separate e che gli autori hanno il compito di provare a incidere sul presente, soprattutto in tempi difficili come quelli attuali. Un pensiero che ha trovato immediata eco tra gli spettatori, confermando la sua idea di racconto come strumento di crescita collettiva.
Il momento più intenso è stato senza dubbio l’incontro con i giovani, che il regista ha voluto trasformare in un vero e proprio dialogo. Quando ha chiesto quanti di loro sognassero di lavorare nel settore, decine di mani si sono alzate, suscitando nei presentiemozione e curiosità. Le domande degli studenti hanno toccato soprattutto Il signore delle formiche, con attenzione alla celebre scena del processo raccontata attraverso un piano sequenza di oltre sette minuti. Amelio ha accolto con gratitudine le riflessioni, ribadendo come la pellicola voglia denunciare le discriminazioni tuttora molto marcate, in particolare quelle legate all’orientamento sessuale, e stimolare a non restare indifferenti.
Il suo messaggio ai futuri cineasta è stato diretto e incisivo: il talento da solo non basta, serve carattere, la capacità di “tenere il timone della barca”. Parole che hanno assunto il tono di un vero testamento artistico e che la platea ha accolto in religioso silenzio.
Pur essendo considerato uno dei “maestri” più autorevoli del grande schermo, Amelio ha più volte ribadito di non amare tale appellativo, preferisce che a “parlare” siano semplicemente le sue opere.
Il Lucca Film Festival prosegue il suo percorso tra emozioni e cultura: nei prossimi giorni sono attese nuove sorprese e ospiti di rilievo, con proiezioni speciali, incontri con autori e retrospettive d’autore. Un cartellone ricco e variegato che continuerà ad animare la città fino al 28 settembre, confermando la kermesse come uno degli appuntamenti culturali più prestigiosi e riconosciuti sia in Italia che all’estero.