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Governo, Rousseau ha parlato: dal popolo 5 stelle via libera a Draghi

Sui pentastellati adesso incombe il rischio scissione 

articolo di Paolo Trapani 

59,3% a favore, 40,7% contro: questo l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau dove gli iscritti al Movimento 5 Stelle hanno espresso il loro parere sul sostegno al governo che nascerà e sarà guidato da Mario Draghi. A partecipare alle votazioni online , aperte dalle ore 10 alle 18 di giovedì 11 febbraio, sono stati oltre 70mila iscritti. I numeri della votazione esprimono sicuramente un dato che evidenzia una frattura importante interna al Movimento 5 Stelle ed alla base dei suoi elettori. 

Si vedrà nelle prossime settimane se le differenti correnti di pensiero e di posizione rispetto al sostegno al nuovo governo potranno determinare, come qualcuno ipotizza, anche  una scissione nella compagine politica pentastellata.

Nelle due precedenti importanti votazioni , nel 2018 per il primo Governo Conte (alleanza M5s e Lega) , e nel 2019 per il Conte bis (alleanza M5s e Pd) , i voti a favore furono molto più alti. 94% nel primo caso, 79% nel secondo.

Oggi il partito fondato da Beppe Grillo appare in chiara difficoltà e non a caso il comico genovese segue in prima persona tutte le fasi cruciali della crisi politica determinata dalle dimissioni del governo Conte e la sempre più probabile nascita del nuovo esecutivo a guida Draghi. 

Quel che conta, sul piano più generale, è che il Presidente del Consiglio incaricato , Mario Draghi, incassa il via libera al suo esecutivo anche dalla forza politica che vanta la maggiore forza parlamentare. Il Movimento 5 Stelle  infatti ha il maggior numero di deputati e senatori rispetto a tutti gli altri partiti e gruppi politici. 

È plausibile immaginare, a questo punto, che il nuovo governo potrà avere un’ampia base parlamentare dove quasi tutte le forze politiche presenti in Parlamento voteranno la fiducia al professor Draghi ed alla sua squadra. Di fatto solo Fratelli d’Italia,  il partito guidato da Giorgia Meloni, non sosterrà il nuovo esecutivo, anche se non è ancora chiaro se si asterra’ al momento della votazione o sceglierà di votare “no”.