Vederli di nuovo insieme fa un certo effetto. Stiamo parlando dei CCCP-Fedeli alla linea. Proprio in questi giorni i fan hanno assistito ad una loro reunion per la realizzazione del documentario “Kissing Gorbaciov”, per la regia di Andrea Mariani e Luigi d’Alife.

Si tratta di un documentario della SMK Factory , casa di produzione indipendente nata nel 2009, che ad oggi è al suo tredicesimo film realizzato con lo strumento della coproduzione popolare che prevede momenti di socializzazione e di confronto sui temi trattati dal documentario e una campagna di crowdfunding volta a coprire almeno in parte le spese di realizzazione del progetto (che ha raccolto finora circa 9000 euro).

Il documentario

Il documentario racconta un avvenimento storico per la scena musicale e non solo. Nel 1988, in un mondo ancora diviso dalla cortina di ferro, a Melpignano, un piccolo paesino pugliese, il sindaco Antonio Avantaggiato organizza una rassegna di musica rock chiamata “Econcertologia“. Il progetto diventa più ambizioso, così ambizioso da sfidare il pregiudizio e l’ideologia, l’idea è quella di organizzare un festival che porti per la prima volta in Italia i migliori gruppi rock provenienti dall’Unione Sovietica e l’anno successivo, portare gruppi italiani tra i quali CCCP-Fedeli alla linea e Litfiba ad esibirsi in Russia, in un tour di una settimana tra Mosca e Leningrado. Lo storico evento avrà luogo e verrà chiamato “Le idi di Marzo”.

Un evento, come detto in precedenza, rivoluzionario per la scena musicale ma anche per la scena politica, un gemellaggio tra due mondi ideologicamente contrapposti, seppur con un regime comunista in piena perestrojka. Pochi mesi dopo, verrà abbattuto il muro di Berlino.

I CCCP- Fedeli alla Linea

I CCCP nascono nel 1982 a Berlino dall’incontro tra i due emiliani Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti, protagonisti indiscussi del gruppo insieme a Danilo Fatur e Annarella Giudici che si uniranno più tardi alla formazione insieme ad altri componenti che dal 1982 al 1990 si sono avvicendati all’interno del gruppo. Gruppo di musica melodica emiliana e punk filosovietico, così si sono autodefiniti in passato i CCCP, il nome corrisponde alla sigla russa SSSR, ovvero l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Portabandiera dell’ortodossia comunista, si esibirono in show dissacranti, portarono sul palcoscenico costumi e balli decisamente improbabili, testi intrisi di militanza politica, ma anche sonorità “da parrocchia”, omaggi alla Madonna e una profondità decisamente al di là del classico panorama rock e punk: tutto questo li ha resi un gruppo storico dal quale hanno preso ispirazione e realizzato cover numerose band negli anni successivi e tuttora apprezzato da migliaia di fans in Italia e non solo. Con quattro album in studio, uno dal vivo, due EP  e diversi singoli al loro attivo, il gruppo si scioglierà il 3 ottobre 1990, il giorno della riunificazione tedesca.

Nel 1992 una parte degli ex-CCCP formano una nuova formazione dal nome CSI, che si sciogleranno nel 1999. Nel 2001 nascono invece i P.G.R., sempre formati da alcuni ex-componenti, che si scioglieranno nel 2009. Salvo parziali e rare reunion, la maggior parte degli ex-CCCP non si sono ritrovati insieme nel corso degli anni ed hanno intrapreso carriere da solisti o al di fuori del campo musicale. Giovanni Lindo Ferretti, sicuramente il più conosciuto ed eclettico, ritornato alla sua città natale Cerreto Alpi, nel corso degli anni ha pubblicato vari libri ed ha raccontato in varie interviste il suo rinnovamento spirituale, essendo tornato ad una vita frugale e di praticante cattolico.

Le immagini della storica formazione Ferretti-Zamboni-Annarella-Fatur di nuovo insieme hanno fatto il giro del web e dalle reazioni siamo certi che il documentario abbia già creato una certa aspettativa.

Non si ha una data precisa di uscita, ma tra febbraio ed aprile 2023 è previsto un tour di iniziative pubbliche di presentazione del progetto.