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12 Marzo 2025India e Ue, nuovi accordi verso il libero scambio

Sul piano commerciale, l’Europa guarda a Nuova Delhi come risposta alla guerra dei dazi lanciata dagli Usa e al rallentamento del gigante cinese.
“He ram” furono le ultime parole pronunciate da Gandhi prima di esalare l’ultimo respiro. Due parole traducibili con “Oh Dio,” incise su un altare quadrato di marmo nero, ricoperto di petali colorati, alle cui spalle arde una fiamma perpetua.
È il memoriale del Mahtma Gandhi, il Raj Ghat, il luogo del riposo eterno del politico più famoso e influente della storia indiana.
A metà della scorsa settimana, Ursula von der Leyen ha attraversato il prato verde e i sentieri di pietra che circondano il monumento di Gandhi e, sotto i suoi occhi, due donne vestite di bianco hanno posato sul marmo nero una grande ghirlanda di fiori bianchi, adornata con due nastri azzurri su cui compariva il logo stellato dell’Unione Europea.
Accordi Europa-India
È stato questo il primo atto della sua visita di due giorni in India, durante cui il Presidente della Commissione Ue ha incontrato il Primo Ministro Nerendra Modi, con l’obbiettivo di rilanciare il partenariato strategico tra i due Paesi e diversificare i rapporti internazionali in un clima di crescente tensione, come quello in corso.Commercio, difesa, tecnologia, innovazione, investimenti. E l’impegno di un nuovo accordo di libero scambio già entro quest’anno.
L’esecutivo di Bruxelles ha trovato a Nuova Delhi ciò che cercava.
«È tempo di portare la partnership strategica UE-India al livello successivo». Andava ripetendo Von der Leyen con l’intenzione di sedersi al tavolo di Nerendra Modi con un’agenda chiara in testa, costituita da tre aree su cui lavorare per la nuova stagione di relazioni bilaterali: commercio e tecnologia, sicurezza e difesa, connettività e partnership globale. Si capiva che si faceva sul serio, dalla folta delegazione che ha accompagnato la politica tedesca. Con lei c’erano 21 Commissari sul totale di 27, ciascuno impegnato ad approfondire i propri dossier con i rispettivi omologhi indiani. Il dialogo impostato in questi giorni confluirà in una agenda strategica che dovrebbe essere adottata definitivamente nel corso del Summit Ue-India, in programma nei prossimi mesi.
Sul piano commerciale, l’Europa guarda a Nuova Delhi come risposta alla guerra dei dazi lanciata dagli Usa e al rallentamento del gigante cinese. In quest’ottica diventano fondamentali i progressi verso la stipula del trattato di libero scambio, i cui negoziati erano iniziati nel 2007 per poi subire una frenata cinque anni dopo. Sul piano della sicurezza, la cooperazione è già attiva in settori, come la lotta al terrorismo e l’intento è di espanderla anche in materia informatica e spaziale, dove l’India è entrata nel ristretto dei club dei leader globali, come testimonia il suo allunaggio di due anni fa.
Settori in cui l’India è all’avanguardia sono senza dubbio quello della tecnologia e dell’innovazione, che ormai permeano la quotidianità dei suoi cittadini.
Intelligenza artificiale, vertice mondiale a Nuova Delhi
Nuova Delhi ospiterà il prossimo vertice mondiale sull’intelligenza artificiale. E la Commissione Europea, che a fine gennaio ha svelato il suo piano di investimenti in materia per non perdere il passo, sa di dover guardare sulle rive del Gange.
L’Europa sferzata dalla frenesia degli eventi geopolitici è ormai impegnata in un intenso sforzo di diversificazione delle proprie partnership.Il viaggio in India, segue l’accordo raggiunto per un patto di libero scambio con il Messico e una fitta fase di dialoghi con la Malesia. L’Europa è chiamata a rispondere con una strategia in grado di rilanciare la propria competitività, non solo con l’obbiettivo di sfuggire ai ricatti, ma anche con l’ambizione di conquistarsi una posizione di leadership nel mondo di domani.