Trump copia Putin e le celebrazioni solenni
6 Maggio 2025
L’Ue vuol diventare la casa dei Cervelli
9 Maggio 2025
Trump copia Putin e le celebrazioni solenni
6 Maggio 2025
L’Ue vuol diventare la casa dei Cervelli
9 Maggio 2025

Mafia in salsa piemontese

Carmagnola di Torino è una delle città con più presenza di ‘ndrangheta di tutto il Piemonte. Vi è un organizzazione di ‘ndrangheta riconducibile alle famiglie Arone, Defina e Serratore, collegate alla cosca Bonavota di Vibo Valentia.

Nel marzo 2019 con l’operazione Carminius ad opera della Dda di Torino è iniziato il processo contro la ‘ndrangheta di Carmagnola.

Il 20 dicembre 2019 parte l’operazione Fenice. Tra gli arrestati vi sono Onofrio Garcea, imparentato con la cosca Bonavota di Sant’Onofrio, e l’assessore regionale Roberto Rosso, l’accusa più grave: scambio di voto politico mafioso per le elezioni regionali del 2019.

Il 3 febbraio 2025 la Corte di cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna a 4 anni e 4 mesi. Non si contesta la vicinanza di Rosso a Onofrio Garcea e a Francesco Viterbo, entrambi condannati in via definitiva per mafia ma Roberto Rosso afferma che non era consapevole che si trattassero di mafiosi questo diventa il punto cruciale: era Rosso consapevole di stare facendo una compravendita di voti con esponenti dei clan ‘ndranghetisti oppure inconsapevolmente ha chiesto aiuto per le elezioni a due soggetti che reputava persone perbene?

Cerchiamo di chiarire alcuni punti della questione

1. Perché Rosso ha dato dei soldi a Garcea e Viterbo? Secondo l’accusa era consapevole di acquistare un pacchetto di voti, secondo la difesa è stato imprudente e li avrebbe quindi pagati per spese elettorali di vario genere.

2 A questo punto quale sarebbe una prova? Non c’è una confessione ma ci sono alcune intercettazioni in una di queste i boss:” Stasera andiamo a cena da Rosso, domani votiamo tutti per Garcea” indicando la parentela di Onofrio Garcea consigliere comunale a Torino per Forza Italia. Domenico Garcea si difende dicendo che è un po’ come Impastato: anche se è lontanamente imparentato non significa che sia mafioso e in effetti non è mai stato fra gli indagati. Nel 2023 a Domenico Garcea arriva un avvertimento: una busta contenente un proiettile e la foto di una bara.

In mezzo a questa matassa intricata di misteri a Carmagnola la mafia si fa sentire pesantemente: a due assessori, tra cui l’attuale vicesindaco, sono state fatte bruciare le auto, sono ancora in corso le indagini per trovare i colpevoli. Riguardo ai voti quel che è certo è che la mafia cerca in tutti i modi di infiltrarsi nella politica.