Ospedali, rubati anche i giocattoli in pediatria oncologica

Viareggio, il Carnevale svela i primi carri
2 Febbraio 2024
Europa, si chiude con il mercato sudamericano
4 Febbraio 2024
Viareggio, il Carnevale svela i primi carri
2 Febbraio 2024
Europa, si chiude con il mercato sudamericano
4 Febbraio 2024

Ospedali, rubati anche i giocattoli in pediatria oncologica

In aumento i furti in ospedale, ultimi episodi negli spogliatoi del reparto di Chirurgia al Civico di Palermo, per non parlare del furto di giocattoli dei bambini del reparto di pediatria oncologica.

Episodi di furti e danneggiamenti continuano a verificarsi nei presidi ospedalieri della Sicilia come quello avvenuto all’ospedale Civico di Palermo, dove i ladri, entrati in azione negli spogliatoi del reparto di Chirurgia e, forzando gli armadietti, hanno portato via alcuni portafogli. Sono riusciti a rubare anche i giocattoli appartenenti ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria oncologica.

Un gesto di infamia che non può essere descritto diversamente. La polizia, dopo accurate indagini è riuscita ad individuare il ricettatore anche se l’autore del furto è ancora a piede libero.

Gli ospedali nel mirino dei malviventi

Non c’è dubbio che gli ospedali siciliani continuano ad essere bersagli di malviventi che, tra gli obiettivi, scelgono proprio luoghi di sofferenza come le corsie. Sempre al Civico di Palermo, un altro furto si è verificato solo qualche settimana fa. Questa volta, i malviventi hanno preso di mira decine di metri di cavi di rame causando un lungo blackout in tutto il reparto. Un episodio che non può passare inosservato e che ha destato subito numerosi sospetti. Le indagini sono ancora in corso per risalire agli autori del gesto.

E di certo non mancano atti di violenza scatenati da parenti di pazienti che scaricano la propria rabbia sui sanitari per i continui ritardi sulle visite, per le lunghe attese o peggio ancora, per la morte di un proprio caro.

Urgono interventi sulla vigilanza

La sanità in Sicilia va rivista su tanti fronti ma a preoccupare è lo scarso servizio di vigilanza che di certo va rivisto e migliorato. “Stiamo facendo una mappatura degli accessi e degli ingressi. Bisogna potenziare il servizio di video sorveglianza perché altrimenti, diciamolo con franchezza, servirebbe l’esercito”. A commentare è il dirigente del Civico di Palermo Roberto Colletti che, alla luce dei recenti fatti di violenza, furti e danneggiamenti continua ad incalzare le autorità competenti affinché vengano fatti gli investimenti necessari sulla vigilanza.

Intanto, l’appalto sulla vigilanza al Civico, nel 2023 concesso all’azienda Mondialpol con sede a Termini Imerese è in scadenza e a subentrare sarà la KSM, altra azienda leader nel settore della sicurezza che avrà l’affidamento diretto per tre mesi fino all’espletamento della nuova gara d’appalto.

Ecco i costi della vigilanza negli ospedali

Secondo quanto raccontato da “Live Sicilia”, il costo del servizio di vigilanza armata ammonta a 18 euro e 50 centesimi (l’ora) con il personale che espleta turni diurni e notturni. Ciò significa che per coprire 24 ore del turno occorre una cifra di circa 444 euro giornalieri, ovvero, circa 162 mila euro l’anno. Altri 2 euro e 50 centesimi occorrono per coprire i turni di ronda notturna che prevedono otto passaggi al giorno.

Per fare un esempio, nel Policlinico di Palermo il servizio di vigilanza costa fino a 560 euro al giorno con un costo di circa 204 mila euro l’anno. In soli 14 mesi, la spesa per la vigilanza è arrivata a 900 mila euro che non sono bastati ad evitare il furto verificatosi tra gli spogliatoi del reparto di oncologia, dove i delinquenti hanno portato via soldi contanti e bancomat.

La clinica Villa Sofia-Cervello, nel 2023 ha speso oltre 840 mila euro nella vigilanza, ma servirebbero anche interventi strutturali visto che si tratta di edifici vecchi di cinquant’anni molto agevoli per malviventi.

La gara d’appalto per l’affidamento del servizio di sorveglianza dovrebbe concludersi entro la primavera e in ballo ci sono circa 139 milioni di euro che verranno spalmati tra le varie province per i prossimi cinque anni: circa 40 milioni di euro saranno dirottati per il potenziamento dei servizi di sicurezza nei presidi ospedalieri delle province di Catania e Palermo. In tutto, i lotti sono diciotto.

“Una mega-torta da spartire e il rischio concreto di favorire alcuni operatori economici. Introdurremo criteri più stringenti, qualcuno voleva giocare sporco”, ha replicato il segretario del Partito Democratico Barbagallo che si è detto pronto alla modifica del bando ritenuto molto favorevole ai grandi colossi della vigilanza presenti in Sicilia.