Sicilia, 1.300 assunzioni nella pubblica amministrazione

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Sicilia, 1.300 assunzioni nella pubblica amministrazione

Con l’accordo raggiunto con il Governo nazionale la regione potrà bandire concorsi per oltre mille nuovi posti di lavoro negli uffici.

La regione Sicilia si prepara a nuove assunzioni. Con l’accordo raggiunto con il Governo nazionale, infatti, l’isola potrà bandire concorsi per oltre 1.300 nuovi posti di lavoro. Un passo decisamente fondamentale dato anche dalla necessità di rimpinguare gli organici e favorire l’ingresso di giovani fra gli uffici della Pubblica Amministrazione. 

La Regione Sicilia pronta ad un accordo con il Governo

Attualmente, la regione sta portando avanti un nuovo accordo al fine di recuperare il disavanzo record che si è accumulato negli anni precedenti. Il Governo nazionale, invece, dovrà rallentare il vincolo che impedisce le assunzioni al fine di favorire l’ingresso nel mondo di lavoro anche per funzionari e profili tecnici.

Previsto il rientro dal disavanzo di 5,5 miliardi di euro

La Sicilia avrebbe proposto l’anticipo del rientro dal disavanzo finanziario di circa 5 miliardi rispetto al piano di rientro dai debiti stabilito con il precedente Governo Musumeci. In altre parole, la Regione dovrà rientrare dal debito di circa 5,5 miliardi di euro e per consentire un anticipo sul rientro si dovrà versare una rata più alta entro il 2033 facendo affidamento anche sugli incassi provenienti dal bollo auto, dalle tasse sui giochi e dalle entrate Irpef. Di contro, lo Stato darà il via libera a circa 1.300 nuove assunzioni. 

Inoltre, la Regione potrebbe ottenere il diritto ad una compensazione supplementare a causa del minor gettito fiscale registrato negli ultimi anni anche a causa della pandemia, oltre a godere dell’introduzione del cosiddetto turnover al 50% che consentirà l’indizione di nuovi concorsi per riempire i posti rimasti vacanti negli ultimi due anni. 

L’Ars potrebbe mettere mani sulla manovra bis

Tutto sarebbe pronto anche per una manovra bis che andrebbe a recuperare le misure rimaste ancora sul tavolo nella Finanziaria dello scorso febbraio, oltre a provvedere alla correzione di alcune norme definite impugnabili nella stessa manovra. Tuttavia, l’accordo è ancora in via di definizione e si attendono le firme anche se si respira un certo ottimismo per una conclusione favorevole.

Incontro con il Governo nazionale previsto per la prossima settimana

Potrebbe essere decisivo l’incontro fissato per la prossima settimana a Roma, dove si potrà aprire la strada ad un nuovo concorso per alcune centinaia di posti nel territorio siciliano che potrebbe essere bandito già entro la fine del 2023 con la previsione di giungere fino ad ulteriori 1.000 posti entro il 2024. Si attende la valutazione positiva della bozza da parte del Consiglio dei Ministri anche rimarrà da superare il nodo sull’utilizzo dei fondi Fsc non ancora pianificati in accordo con il ministero.