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Giornata di sangue nel Kashmir indiano: uomini armati sparano all’improvviso contro un gruppo di turisti, almeno 28 le vittime e molti altri i feriti, alcuni dei quali sono in condizioni critiche. Ancora da accertare se tra i morti ci siano stranieri, sebbene alcune fonti indiane hanno fatto trapelare che potrebbe esserci un turista italiano.
La Farnesina ha fatto sapere di aver avviato le consuete verifiche del caso. L’attentato è accaduto in un bucolico prato in cima a una montagna, a Baisaran, 5 chilometri da Pahalgam, pittoresca cittadina dell’Himalaya, anche nota come“la Svizzera dell’India”. Sui social media sono comparsi dei filmati che documentano estratti dell’episodio. Si sente l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, si vedono soldati indiani correre sulla scena, i feriti meno gravi ricevere le prime cure e l’arrivo di numerose ambulanze.
Valle del Kashmir, attentati di matrice islamica
Dalle testimonianze a caldo dei superstiti, emerge che i terroristi abbiano preso di mira i non musulmani. La valle del Kashmir è l’unica regione dell’India a maggioranza islamica. Un territorio conteso da India, Pakistan e Cina, motivo di una disputa pluridecennale sfociata più volte in confronti armati fra i tre Stati nel corso del tempo. Gli scontri sono diminuiti dal 2019, quando l’esecutivo guidato da Nerendra Modi ha sancito il controllo diretto della regione alla capitale indiana, dopo aver revocato la sua parziale autonomia. Almeno mezzo milione di soldati di Nuova Delhi sono schierati in modo permanente sul territorio. Proprio da Nuova Delhi sono immediatamente partite le accuse nei confronti del Pakistan di sostenere gli attentatori, ma la risposta ricevuta dalla Repubblica islamica è stata di supportare esclusivamente la lotta del Kashmir per l’autodeterminazione.
Fonti di intelligence fanno ricondurre gli autori dell’atto terroristico al Fronte di resistenza, un gruppo ombra della formazione armata indipendentista islamista kashmira Lashkar-e-Taiba.
Non si sono fatte attendere le dichiarazioni.
Nerendra Modi ha assicurato: «I responsabili saranno consegnati alla giustizia. La nostra determinazione a combattere il terrorismo è incrollabile e diventerà ancora più forte». Il Governatore della regione ha usato parole nette per descrivere l’accaduto: «È l’attacco più pesante contro i civili a cui abbiamo assistito negli ultimi anni».
Prima misura contro il Pakistan, sospeso il trattato del fiume
In seguito agli attentati terroristici nel Kashmir indian, New Delhi annuncia la sospensione del trattato del fiume Indo. L’acqua di tale fiume è indispensabile all’agricoltura del Pakistan.

Le relazioni Usa-India
«Notizie profondamente inquietanti dal Kashmir, gli Stati Uniti sono forti con l’India contro il terrorismo». Anche dalla Casa Bianca, Donald Trump ha voluto esprimere la propria solidarietà e sottolineare il rapporto di amicizia fra i due Paesi, proprio a poche ore di distanza dal bilaterale fra il VicePresidente J.D. Vance e Modi. Un visita ufficialmente a titolo personale, tuttavia, rivelatasi l’occasione per rilanciare le relazioni politiche e commerciali fra Stati Uniti e India.
Soltanto poche settimane fa, la Presidente della Commissione Europea, Von der Leyen, si era intestata una missione simile, per strutturare una solida partnership fra Unione Europea e la valle del Gange.
Nel 2024, oltre 3 milioni e mezzo di turisti, avevano visitato il Kashmir. Nel 2023 il governo di Nuova Delhi aveva ospitato un G20 sul Turismo a Srinagar, tra misure di massima sicurezza, nel tentativo di dimostrare il ritorno a ciò che i funzionari definiscono “normalità e pace”. Due traguardi ancora lontani, evidentemente.
