di Salvatore Baldari
Il 9 Maggio non è stato soltanto il giorno dell’attesa sfilata di carri-armati e soldati fra le strade centrali di Mosca, vestite a festa con il tricolore orizzontale russo e con le bandiere dell’Unione Sovietica.
Il 9 Maggio è stata anche la Giornata dell’Europa, una ricorrenza che deriva dalla dichiarazione di Robert Schuman dal 9 Maggio 1950, in cui furono pronunciati i tratti identitari della nascente comunità europea. Ma della dichiarazione Schuman e della sua attualità ci occuperemo un’altra volta.
Il 9 Maggio di quest’anno è coinciso anche con la consegna alle istituzioni Ue del documento conclusivo dei lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Porte aperte a cittadini, associazioni, enti locali, in uno spazio di discussione per riflettere sul futuro e sulle priorità dell’Unione che ciascuno auspica.
Un percorso avviato esattamente un anno fa, che attraverso consultazioni digitali multilingue ed eventi decentrati ha visto la partecipazione di oltre settecentomila soggetti e ha portato alla realizzazione del documento che contiene quarantanove proposte divise in nove aree tematiche.
Concluso il lavoro della Conferenza, sarà compito delle istituzioni europee tradurre in proposte legislative quanto espresso dai cittadini.
Le nove aree tematiche hanno riguardato:
il cambiamento climatico e l’ambiente; la Salute;
un’economica più forte giustizia sociale e occupazione;
la politica internazionale dell’UE;
i valori fondanti dell’Unione, lo Stato di diritto, la sicurezza;
la trasformazione digitale;
la democrazia europea;
la migrazione;
istruzione cultura gioventù e sport.
In questo articolo, proveremo a sintetizzare i contenuti delle singole aree.
Una revisione delle forme degli incentivi in agricoltura per raggiungere una produzione alimentare sicura a sostenibile si affianca alla proposta di rafforzare il principio del “chi inquina paga” e al sostegno del rimboschimento.
Il documento chiede anche di accelerare gli investimenti nelle rinnovabili e nell’idrogeno verde, per aumentare la leadership energetica dell’Ue.
L’auspicio è quello di modificare l’articolo 4 del Trattato, così da includere la salute e l’assistenza sanitaria tra le competenze condivise tra l’UE e gli Stati membri.
Il documento propone una rete di scambio e formazione tra i vari Paesi per evitare la dipendenza di medicinali e dispositivi da Paesi terzi.
Si chiedono cure odontoiatriche gratuite per i bambini a basso reddito e l’accesso ai trattamenti riproduttivi per combattere l’infertilità.
C’è spazio anche per un programma educativo sugli stili di vita sani.
Tra le raccomandazioni emerse dalla consultazione, c’è da segnalare quella che mira al rafforzamento delle c.d. “tradizioni di produzione”, secondo cui tutte le nuove iniziative dovrebbero tenere conto delle piccole e medie imprese.
Per fronteggiare i bassi tassi di natalità e il costante invecchiamento della popolazione nel Continente, le proposte si concentrano sull’assistenza all’infanzia e un alloggio garantito ai redditi minimi.
Molta attenzione è dedicata agli strumenti normativi per incentivare il ricorso allo smartworking.
Lotta all’evasione fiscale accompagnata ad una riduzione della pressione generale sono le punte di un iceberg che poggia le sue fondamenta sulla richiesta di rafforzamento del bilancio europeo.
Più volte vengono richiamati i programmi Next Generation Eu e Sure per i loro impatti positivi ed innovativi.
I cittadini riuniti nella consultazione auspicano di condizionare le relazioni commerciali con Paesi terzi, al rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, proponendo meccanismi di etichettatura e ranking dei prodotti acquistati dai consumatori, con una premialità verso i Paesi con maggiori standard di sostenibilità, offrendo loro un accesso più ampio al mercato UE.
Viene suggerite di passare dall’unanimità alla maggioranza qualificata nelle decisioni in materia di politica estera e di rivedere in maniera espansiva il ruolo e le competenze dell’Alto rappresentante.
Redigere uno Statuto della cittadinanza Ue per consolidare i valori fondanti della comunità.
Ampio questo capitalo in cui si toccano punti strategici che vanno dalla cybersicurezza, alla protezione dei dati, alle fake news, l’alfabetizzazione informatica da inserire nei programmi scolastici e nelle strutture per anziani.
Il documento contiene un riferimento esplicito all’adozione di liste transazionali, oltre alla possibilità di elezione diretta del Presidente della Commissione.
Interessante la proposta di istituire dei consiglieri locali dell’Ue da dislocare sui territori e la previsione di referendum comunitari su questioni eccezionali e di particolare rilevanza.
Riformare il Trattato di Dublino nell’ottica di una ripartizione uniforme dei richiedenti asili, accompagnato da una semplificazione del processo burocratico attraverso uno sportello unico per l’esame delle domande di protezione internazionale.
Contrasto alle fughe di cervelli, salari minimi e ingresso nel mondo del lavoro. Si chiede anche di abbassare l’età di voto a 16 anni.
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