Michail Gorbaciov, muore il russo più occidentale di sempre

Hacker della sanità, il caso della Asl di Torino
30 Agosto 2022
Netflix, serie tv e film da settembre 2022
31 Agosto 2022
Hacker della sanità, il caso della Asl di Torino
30 Agosto 2022
Netflix, serie tv e film da settembre 2022
31 Agosto 2022

Michail Gorbaciov, muore il russo più occidentale di sempre

Ha segnato l’epoca della grande perestrojka e del disarmo nucleare

È morto il Russo più occidentale e più riformista di tutti i tempi. Lui e la signora Raisa, la prima first lady sovietica che abbia mai calcato i principali Palazzi di governo europei e occidentali, erano divenuti volti familiari anche per noi italiani negli Anni Ottanta. Ci piacevano moltissimo, a chi era appassionato di politica, ma anche a chi semplicemente che il mondo ritrovasse la serenità, oltre le tante cortine di ferro. Gorbaciov, con le sue politiche di apertura e di riforma ha alimentato, soprattutto in noi giovani di allora, la speranza di un’epoca di pace e progresso mondiale. È stato un periodo di grandi aspettative. Fu riconosciuto anche formalmente come leader mondiale e come grande riformatore: nel 1990 gli fu assegnato il Nobel per la Pace. Nel 2004 partecipò anche al funerale di Reagan con il quale aveva trattato circa vent’anni prima la riduzione degli arsenali militari in Europa. Con lui si introdussero due nuovi termini: glasnost (apertura/trasparenza) e perestrojka (trasparenza).

Tanto fu amato e apprezzato in Occidente, quanto lo fu poco in Russia. Anche da un recente sondaggio condotto nel suo Paese (circa cinque anni fa) figura che quasi la metà del popolo russo lo considerava negativamente. E non è un caso, è stato in assoluto il Capo dell’Urss più lontano dal profilo di zar e più vicino a quello di un Capo di Stato moderno. Questa forma di leadership più democratica è sancita anche da una particolarità: è stato predecessore e successore di se stesso, ma con nomi diversi, a segnare il radicali cambiamenti di assetto del Paese. Da Segretario Generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica è susseguito a se stesso come Presidente dell’Urss. Il primo ed unico, visto che il suo successore Boris Yeltsin fu Presidente della nuova Federazione russa.