Oscar 2023, record di attori asiatici candidati: il trionfo dei Daniels e Brendan Fraser

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Oscar 2023, record di attori asiatici candidati: il trionfo dei Daniels e Brendan Fraser

Everything Everywhere All at Once ha vinto sette Oscar. Scritta e diretta da Daniel Kwan e Daniel Scheinert, la pellicola ne è uscita vincitrice anche nei pregiudizi e nei record a partire dai due direttori artistici che hanno vinto la migliore sceneggiatura originale, miglior film e migliori registi.

Una delle notti più attese dell’anno, oltre a quella di Capodanno, è senza dubbio quella degli Oscar. Per chi è appassionato di cinema, ma anche semplicemente per i curiosi o gli interessati al gossip cinefilo, il Dolby Theatre di Los Angeles diventa il luogo di calamitazione per qualche ora tenendo tutti incollati allo schermo.

Per questa 95esima edizione degli Academy Awards, ad esempio, chi ha ottenuto un cono di luce sulla sua figura è sicuramente il celebre attore Brendan Fraser, il quale è rimasto lontano dai riflettori per lunghi anni dopo aver accusato di molestie l’ex presidente della Hollywood Foreign Press Association e aver così rinunciato a varie proposte lavorative. I suoi difficili momenti lontano dalla vita pubblica, però, sono stati ricompensati nella notte del 13 marzo dove è stato premiato come migliore attore protagonista per la pellicola The Whale, diretto da Darren Aronofsky. Dal ruolo di Rick O’ Connell in La Mummia passando per il professor Anderson del Viaggio al Centro della Terra fino al famoso ruolo nelle vesti di Ben Sullivan nella serie Scrubs, Fraser ha senza dubbio dominato la scena di questa edizione degli Oscar 2023 con la sua schiera di seguaci, ma a destare particolare attenzione è stata anche la componente asiatica presente nei candidati alle tanto ambite statuette. Difatti entrambi i casi hanno dimostrato che l’inclusione e la preclusione sono stati i maggiori protagonisti di questa edizione degli Oscar.

Record di candidati asiatici

Quando un mese fa erano stati resi noti i nomi dei candidati agli Oscar 2023, non molti avrebbero puntato sul continente asiatico eppure è stato quello che ha ricevuto più soddisfazioni. Michelle Yeoh, Ke Huy Quan, Stephanie Hsu Hong Chau sono entrati nella storia prima ancora di calcare il palco degli Oscar, in quanto hanno contribuito ad aumentare il numero delle nomination di attori di origine asiatica da due a quattro. Finora, infatti, l’unica donna asiatica nominata nella categoria attrice protagonista era stata Merle Oberon nel lontano 1935. Mentre Yuh-Junh Younera stata la donna asiatica più anziana nominata agli Oscar come migliore attrice non protagonista all’età di 73 anni, seguita adesso dalla Yeoh che di anni ne ha 60. 

Ma ciò che più ha suscitato clamore è l’en plein di nomination detenuto da un unico film. Everything Everywhere All at Once, con ben 11 nomination, si è dimostrato essere il più premiato portandosi a casa ben sette Oscar. Scritta e diretta da Daniel Kwan e Daniel Scheinert, la pellicola ne è uscita vincitrice nelle premiazioni ma anche nei pregiudizi e nei record a partire dai due direttori artistici che hanno vinto la migliore sceneggiatura originale, miglior film e migliori registi. In particolar modo Kwan è il terzo asiatico dopo Bong Joon Ho, celebre regista di Parasite che nel 2020 fece collezione di Oscar, e Chloè Zhao, anche lei nel 2021 vincitrice di numerose statuette grazie al suo film Nomadland, ad essere nominato in tre categorie: foto, regia e sceneggiatura. Per quanto riguarda gli attori, Michelle Yeoh KeHuy Quan, premiati rispettivamente come migliore attrice e miglior attore non protagonista, hanno contribuito a suggellare la loro nomination con la storica vittoria. Le altre due statuette da aggiungere alla collezione vanno attribuite al miglior editing e a Jamie Lee Curtis nei panni di miglior attrice non protagonista. 

#Oscarssowhite e la diversità

Il tema dell’inclusione sociale per le diversità è ormai ricorrente in ogni ambito, ma nel mondo del cinema si erano un po’ poggiati sugli allori fino a quando tra il 2015 e il 2016 la protesta nata online sotto l’hashtag #oscarssowhite non ha posto l’accento su una tematica che andava affrontata non soltanto a voce, ma soprattutto in maniera concreta. Come abbiamo già sottolineato, la premiazione degli Oscar è senza dubbio tra le più attese e importanti manifestazioni cinematografiche. Ed è stata proprio in questa occasione che attraverso i social è stata messa in evidenza la poca “diversity” nella consegna e attribuzione dei premi, a partire dalle nomination. 

La polemica è così divampata in un incendio facendo correre ai ripari tutta la rete cinematografica al fine di includere di più anche neri, asiatici ed ispanici, coloro i quali ne avevano risentito di più dell’esclusione. Per questo, il record di candidati asiatici per questi Oscar 2023 e soprattutto l’asso pigliatutto di EverythingEverywhere All at Once rappresenta di certo non un punto di arrivo ma un buon cammino verso la strada dell’integrazione e dell’accoglienza dell’altro.