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Il killer del video choc non è più lui: ha un altro passo. Una clamorosa assoluzione a Napoli

Per i giudici non è Costanzo Apice l’assassino di Mariano Bacioterracino, ucciso nel 2009

di Paolo Trapani

Non è forse ascrivibile alla categoria degli errori giudiziari, ma sicuramente appartiene alla categoria dei casi giudiziari controversi. Parliamo dell’omicidio di Mariano Bacioterracino per il quale la V sezione della Corte di Appello di Napoli ha assolto Costanzo Apice dall’accusa di essere il killer. Bacioterracino fu assassinato a colpi di pistola nel rione Sanità in maggio del 2009. A distanza di quasi 13 anni dall’efferato delitto, il killer non ha un volto. 

Il video choc diffuso dagli inquirenti

L’omicidio divenne molto famoso perché gli inquirenti decisero di diffondere il video integrale (https://youtu.be/Gp2dqf6-StY)  nel quale il sicario veniva ripreso mentre eseguiva con estrema freddezza l’omicidio, tra i passanti, davanti a un bar, in pieno giorno, in uno dei quartieri più popolosi del centro città partenopeo. Nel video si vede il killer che indossa un cappellino e, avvicinandosi alla vittima, la colpisce alle spalle e poi alla testa, utilizzando il colpo di grazia alla nuca tipico delle modalità di esecuzione della malavita organizzata. 

Gli investigatori scelsero la strategia della diffusione delle immagini perché non si riusciva a scovare l’autore dell’omicidio. Ma quattro processi non sono bastati a dare un volto all’assassino, sebbene sia stato chiaramente ripreso dalle telecamere. Piuttosto, dopo quattro tappe giudiziarie si è giunti all’assoluzione del principale indiziato. 

Apice prima condannato e poi assolto

Apice era stato inizialmente condannato all’ergastolo nei primi due gradi di giudizio, ma la Corte Suprema di Cassazione alla quale erano ricorsi gli avvocati difensori, Claudio Davino e Michele Caiafa, aveva rilevato delle criticità sulle valutazioni degli inquirenti dedotte dai video. Inoltre, anche le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e le intercettazioni non hanno convinto completamente i giudici. Così il processo è tornato in Corte d’Appello che ha emesso la clamorosa sentenza di assoluzione. Apice è in carcere per un altro delitto, ma per le toghe partenopee non può essere stato lui a freddare Mariano Bacioterracino, l’ex rapinatore che trovò la morte nel rione Sanità a Napoli il 12 maggio 2009.

Nei vari processi sono state effettuate perizie balistiche e sono state compiute ricostruzioni al computer, ma non sono bastate a dare un volto al killer col cappellino. La svolta è avvenuta in Cassazione perché gli avvocati difensori di Apice sono riusciti a dimostrare che la persona ripresa nei video aveva caratteristiche fisiche diverse da quelle dell’accusato. I legali in particolare dimostrarono che si trattava di una persona somigliante ma differente, per altezza e per ampiezza del passo. Da qui la decisione della Suprema Corte di rinviare il procedimento ad una nuova Corte di Appello che è giunta alla decisione di scagionare Apice. Rimane ovviamente da individuare chi sia stato l’assassino ripreso dalle telecamere e le cui immagini fecero il giro del mondo destando non poco clamore e indignazione nell’opinione pubblica.