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Trulli

di Elena Chirulli

La terra rossa dei trulli è una delle mete preferite dai vip. L’attore israeliano Raz Degan amante dei viaggi e dell’avventura ha un posto nel cuore dove si sente veramente a casa: la Puglia. Nei pressi di Cisternino (BR) l’attore ha creato il suo piccolo angolo di paradiso, ristrutturando un antico trullo, ricco di fascino e mistero e circondato da ettari di terreno, location ideale per praticare yoga e meditazione. Come lui anche Fabio Volo è innamorato del Salento e in particolare di Ceglie Messapica dove, nei momenti liberi, si concede qualche giorno di relax nell’ “ufficio” estivo sopra i tetti del trullo, circondato dagli ulivi, dai muretti a secco e dalle piante di fico.

Ma cosa sono queste particolari abitazioni capaci di stregare lo sguardo di chi le incontra?

I trulli, in pietra calcarea di origine locale della zona centrale della Puglia, sono uno straordinario esempio di edilizia e di architettura italiana popolare. Soprannominate “cupole del cielo”, si snodano con la loro caratteristica forma a cono nel paesaggio rurale. Ricoveri temporanei o abitazioni agricole permanenti queste tipiche capanne in pietra a secco hanno il tetto composto da lastre incastonate. I caratteristici muri imbiancati del trullo (in pugliese “casedda”), sono edificati direttamente sulle fondamenta in pietra calcarea e realizzati con la tecnica della muratura a secco, senza malta o cemento. La cupola conica è a doppio strato, per garantire tenuta all’acqua e all’umidità. Le pietre sono posate secondo cerchi concentrici sempre più piccoli, che vanno a chiudersi in alto formando il tetto.

La magia dei trulli

Un pinnacolo decorativo spicca sulla loro sommità. In molti si sono cimentati a decifrare il segreto dei trulli. Sui tetti troviamo raffigurazioni di antichi culti legati alla terra, simboli alchemici e riferimenti religiosi. Gli studiosi si sono a lungo interrogati sulla genealogia simbolica dei trulli pugliesi e nel 1940 li hanno suddivisi in primitivi, magici, pagani, cristiani, ornamentali e grotteschi. L’antica credenza popolare considerava questi segni dotati di particolari virtù magiche. Tra i simboli primitivi più caratteristici c’è la croce ad albero che unisce i tre mondi: Celeste, Terreno e degli Inferi o la croce raggiata, riferimenti alla mitologia, ai pianeti o al cristianesimo. Ci sono quindi richiami alla terra e al mare, all’aria e all’universo.

Definite dallo storico francese Emile Bertaux “costruzioni senza tempo”, i trulli incantano ancora i turisti e sono meta delle vacanze per molti vip italiani e stranieri.