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il Presidente nella Grande Mela

New York- “Pace e sviluppo hanno destini incrociati non possono coesistere l’uno senza l’altro”. Inizia così il discorso del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, intervenuto oggi all’ONU alla Conferenza sullo stato di attuazione del 16esimo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’agenda 2030.

Il Presidente, durante la sua trasferta a New York, ribadisce come in questa epoca segnata da un crescente numero di conflitti, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, sia necessario e urgente creare condizioni per una pace duratura. Mattarella sostiene però che il processo di pace debba essere accompagnato dalla tutela dei diritti umanitari che vengono costantemente violati.

Per il Capo dello Stato è “ponendo in campo norme e iniziative contro soprusi sui bambini, sulle donne, sullo sfruttamento da parte della criminalità organizzata, sulla marginalizzazione dei disabili”, che possono essere ottenuti risultati soddisfacenti. Mattarella si è inoltre soffermato sulla giornata internazionale della libertà di stampa che viene celebrata il 3 maggio e ha voluto sottolineare che anche l’accesso all’informazione e la tutela della privacy, saranno ricompresi nell’Obiettivo 16. 

“La libertà d’informazione è un valore che preserva la democrazia, ha aggiunto Mattarella, con le Nazioni Unite dobbiamo lavorare per ricostituire la fiducia tra gli Stati, rinsaldare la cooperazione internazionale e tessere nuove reti di comprensione e collaborazione”. Il Presidente ha concluso il suo intervento dichiarandosi emozionato. Ha infatti precisato che erano 8 anni che non ritornava nella Big Apple e che non “rivedeva i rappresentanti della comunità italiana che qui risiede, e che hanno contribuito in maniera consistente allo sviluppo della città”. “New York rappresenta da quasi un secolo uno “straordinario” centro di tolleranza, irradiazione di culture e innovazione. La metropoli rappresenta “un esperimento unico di integrazione multiculturale, multietnica e multilinguistica”.