Lavoro in Sicilia, più offerte ma per lattonieri e calderai

Basta violenza nelle scuole, docenti difesi da avvocatura dello Stato
21 Febbraio 2023
Masih Alinejad e Hamed Esmaeilion a Roma per parlare di diritti e Iran
22 Febbraio 2023
Basta violenza nelle scuole, docenti difesi da avvocatura dello Stato
21 Febbraio 2023
Masih Alinejad e Hamed Esmaeilion a Roma per parlare di diritti e Iran
22 Febbraio 2023

Lavoro in Sicilia, più offerte ma per lattonieri e calderai

Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica: sono i profili che le imprese non riescono a reperire nel mercato del lavoro. In testa figurano gli specialisti nelle scienze della vita.

Il lavoro in Sicilia inizia a crescere. Raggiungono circa il 50% le offerte di lavoro da parte delle imprese locali che continuano a ricercare personale soprattutto fra i giovani. Il territorio siciliano è stato sempre tra gli ultimi posti per il livello occupazionale; una terra che molto spesso non offre un futuro e che costringe le giovani generazioni a trasferimenti al Nord, in cerca di qualche occupazione nei settori più sviluppati del Settentrione.

Sempre più difficoltà per le imprese a trovare forza-lavoro

Nonostante ciò, continua a registrarsi un incremento delle offerte di lavoro fra le imprese sfiorando il 50% di posti di lavoro. Solo in questo mese di febbraio, il bollettino diramato da Anpal fa registrare un incremento del 21,5% dei posti di lavoro offerti accompagnato da un 50% dei contratti che andrebbero somministrati ai potenziali candidati a tempo determinato. Dati molto importanti che, purtroppo non trovano riscontro nella forza-lavoro. Si fa sempre più fatica, infatti, a trovare personale idoneo che possa occupare i posti di lavoro vacanti. 

Secondo quanto afferma anche il bollettino Excelsior di Unioncamere, in Sicilia sono circa 20.530 le imprese che stanno ricercando personale, con un incremento di circa 2.850 unità rispetto lo scorso febbraio, mentre risulta alta la difficoltà a reperire il personale idoneo con un aumento di 40,3 punti percentuali. Solo nel trimestre febbraio – aprile le offerte di lavoro hanno registrato un aumento di 9.320 unità, con un totale di circa 63.720 posti in diversi settori. 

La meccatronica al primo posto per personale ricercato

La meccatronica è una delle filiere produttive che, con 22 mila assunzioni programmate, risulta essere il settore con maggior numero di posti offerti. A seguire, la metallurgia e la fabbricazione del metallo con circa 18 mila a disposizione, il settore alimentare che offre circa 10 mila nuovi posti di lavoro. Tra le imprese di servizi, invece, il settore turistico è il più gettonato con 56 mila ingressi seguito dal commercio (52 mila nuove assunzioni) e dai servizi alle persone con 42 mila posti di lavoro ricercati. 

I contratti offerti, variano dal tempo determinato (50%), alle assunzioni a tempo indeterminato che raggiungono la percentuale del 20% e quelli di somministrazione con una percentuale parti al 20%. Solo il 5% riguarda i contratti di apprendistato. 

Il 49% dei giovani difficile da reperire nel mercato del lavoro

Come indicato dal bollettino Excelsior elaborato da Unioncamere, a livello nazionale a febbraio si registra un incremento dell’occupazione di circa 68.130 unità mentre nei mesi di febbraio, marzo e aprile 2022 si stimava un aumento del 17,1%. In crescita anche la difficoltà per diverse imprese a trovare forza-lavoro che, soprattutto fra i giovani, sfiora il 49%.

Ecco i profili più ricercati dalle imprese

Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica, sono i profili che le imprese non riescono a reperire nel mercato del lavoro (circa il 68,5%). Importante anche la mancanza di tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e di servizi con una percentuale del 66, 7%, oltre agli operatori di bellezza che superano il 66%. In testa, invece, figurano gli specialisti nelle scienze della vita che raggiungono l’80,7%.

Il bollettino trimestrale Excelsior di Unioncamere e Anpal illustra anche il fabbisogno di manodopera delle imprese presenti sul territorio siciliano. Si tratta del 4,5% delle offerte dell’intero Paese, spesso precarie e con contratti a temine. Nel mese di gennaio sono circa 23 mila i nuovi posti di lavoro e quasi 66 mila quelli registrati nei mesi di gennaio e febbraio 2023.