Sicilia, Aumentano gli stipendi dei deputati dell’Assemblea regionale

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Sicilia, Aumentano gli stipendi dei deputati dell’Assemblea regionale

Approvato l’incremento di circa 890 euro lordi al mese, gli emolumenti degli onorevoli passano così dagli 11.100 euro lordi mensili ai 12.000.

La nuova manovra finanziaria approvata all’Assemblea Regionale Siciliana prevede un netto aumento degli stipendi dei deputati. Si tratta di circa 890 euro lordi a testa, un consistente incremento che porterà gli emolumenti degli onorevoli dagli 11.100 euro lordi mensili a circa 12.000 euro e che comporterà una spesa ulteriore dei contribuenti dell’isola a circa 750 mila euro annui.  

La manovra finanziaria aumento gli stipendi dei parlamentari, Schifani: “previsti anche per i sindaci”

Motivo principale che ha permesso l’aumento degli stipendi è l’adeguamento previsto da una legge del 2014 che adegua automaticamente l’indennità in base all’indice Istat. Da considerare, anche l’inflazione dovuta alla pandemia da Covid 19 e alle conseguenze degli attuali conflitti in Ucraina. Secondo quanto riporta il quotidiano “Il Messaggero”, ci sarebbe anche un terzo elemento che farebbe da culmine all’incremento degli stipendi, ovvero, l’adeguamento del salario. 

Come afferma il Presidente della Regione siciliana Renato Schifani, a beneficiare dell’aumento dell’indennità saranno anche i sindaci: gli stipendi nel resto d’Italia sono già stati aumentati ma nel territorio siciliano ancora no.

Bocciato in Aula l’emendamento di Cateno De Luca

L’adeguamento degli emolumenti dei parlamentari al costo della vita è stato deciso a margine della discussione della Finanziaria, dopo una lunga notte di pressing e polemiche. In Aula, è giunto anche un emendamento presentato dal leader di di Sud chiama Nord Cateno De Luca, che avrebbe bloccato il notevole incremento. Tale proposta, però, è stata bocciata con 29 voti contrari e 24 favorevoli. 

Faraone (Iv): “Una misura ingiusta per i cittadini

E non mancano di certo le polemiche e le contestazioni da parte dei deputati nazionali. Davide Faraone (Iv), si sarebbe mostrato contrariato sulla decisione presa all’alba a margine della discussione della manovra all’Ars. “L’aumento della diaria per i 70 deputati regionali è uno schiaffo in pieno volto ai cittadini che vedono crescere il costo delle bollette, del carburante, della spesa, la rata del loro mutuo, mentre i loro stipendi, le loro entrate, rimangono pietrificati, immobili e senza nessun adeguamento”, ha spiegato lanciando un appello al presidente dell’Ars Gaetano Galvagnoaffinché attui un dietro-front e riveda la norma appena approvata. 

Il disappunto arriva anche dal Premier Giorgia Meloni che, non proprio soddisfatta della scelta attuata in Sicilia ha richiesto un passo indietro con un intervento che possa non solo bloccare gli automatismi ma anche restituire gli aumenti al bilancio interno del Parlamento siciliano. Cosa che sembra assai difficile dal momento che nessun gruppo politico all’Ars si sarebbe opposto contro gli incrementi dell’indennità. 

Fratelli d’Italia pronta per un nuovo Ordine del giorno 

Fratelli d’Italia, infatti, sarebbe già pronta a preparare un Ordine del giorno col quale chiederà al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno la revisione della norma entro i prossimi 45 giorni e la restituzione delle somme. 

Per lo stesso Galvagno, invece, sarebbe necessario dare quei fondi in beneficienza: “Io sarei per dare questi fondi ad un’associazione terza e non politica, come l’associazione della stampa parlamentare, le Misericordie o Emergency”, ha commentato. Lo stesso presidente avrebbe già inviato la documentazione necessaria agli uffici competenti dell’Assemblea per cercare di capire se ci sia uno strumento normativo che possa intervenire sulla norma. Già a margine della discussione tenutasi nella notte scorsa, Galvagno aveva chiesto un intervento concreto per bloccare l’adeguamento all’indice di inflazione dell’8,1% che porterà ad un incremento degli stipendi nelle buste paga dei parlamentari siciliani.