Rincaro prezzi, il governo controllerà le speculazioni

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Rincaro prezzi, il governo controllerà le speculazioni

Sanzioni anche per chi non aumenta il costo ma riduce il prodotto

Dopo mesi di aumenti dei prezzi, il Governo ha deciso di dare una stretta alla speculazione, di chi ha colto l’occasione dell’inflazione per trarne vantaggi.

È noto infatti che sebbene le speculazioni maggiori si generino presso le Borse delle materie prime – basti citare i mercati dell’energia e del grano – è lungo il resto filiera che emergono i veri e propri profittatori, a gravare sui consumatori. Per questo motivo, nel Decreto Aiuti prossimo al passaggio al Senato, è stata inserita una norma che prevede di affiancare a Benedetto Mineo, Garante per la sorveglianza dei prezzi, una task-force per rendere più efficaci i controlli. Sarà il Ministro dello Sviluppo Economico a definirne la composizione e l’organizzazione nelle prossime settimane.Questa commissione collaborerà con il Garante, assumendo poteri di acquisizione di dati utili per agevolare la sua attività di indagine.

La pratica dello shrinkflation: prezzo invariato per un prodotto ridotto

Un fenomeno su cui già si sta muovendo l’Antitrust è quello del cosiddetto shrinkflation, la pratica cioè di ridurre la quantità di un prodotto all’interno di una confezione mantenendone invariato il prezzo. Una distorsione questa che sta vedendo fortemente danneggiati i consumatori e su cui è in corso un attento monitoraggio. I poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi erano stati già aumentati recentemente nel mese di Marzo, che immediatamente ha riunito imprese e associazioni di categoria per confrontarsi sul livello dei prezzi di beni e servizi, con lo scopo di contenerli secondo il normale andamento dei mercati.

Via ai controlli sui rincari

Trasgredire alle indicazioni del Garante ha conseguenze sanzionatorie per le aziende interessate. Non dare seguito alle richieste del Garante nei dieci giorni successivi all’istanza o fornire informazioni non veritiere comporta una sanzione corrispondente all’1% del fatturato da un minimo di 2 mila euro a un massimo di 200 mila euro. Assoutenti ha precisato in una nota: ‹‹È necessario definire con precisione in quali casi i rincari sono ritenuti anomali e frutto di speculazione, per evitare che ancora una volta chi si approfitta dei consumatori possa farla franca grazie a lacune normative. Anche le sanzioni contro gli speculatori andrebbero rafforzate, fino ad arrivare al processo penale››. Entro fine mese scopriremo la governance di questa nuova struttura, pronta a fare da raccordo anche con la Guardia di Finanza, chiamata a partecipare ai controlli sugli abusi di posizione dominante, pratiche scorrette in ambito concorrenziale, clausole vessatorie e pubblicità ingannevole.