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Errori giudiziari, il clamoroso caso di Gigi Sabani e Valerio Merola

25 anni fa il tritacarne mediatico-giudiziario colpì i due popolari personaggi tv

di Paolo Trapani 

Estate 1996, mancano pochi giorni al battesimo della trasmissione TV “Sotto a chi tocca”. A condurla Gigi Sabani, uno degli imitatori italiani più bravi e personaggio molto amato dal pubblico. Il programma Mediaset, come tantissimi italiani, viene sconvolto da una clamorosa notizia. Alle 8 del mattino del 18 giugno, i Carabinieri raggiungono la casa di Sabani (via Banchi Nuovi, nel cuore della Capitale), per notificargli un ordine di arresto ai domiciliari. A firmarlo è la Procura di Biella. Qui i pm stanno indagando su un presunta truffa sessuale e su un presunto giro di induzione alla prostituzione.

Durante le indagini viene attenzionata una scuola di modelle, “Celebrità”. L’ipotesi degli inquirenti è che dietro il paravento formale della scuola si muova un sottobosco di ragazze a cui verrebbe promesso di sfondare nel mondo dello spettacolo in cambio di prestazioni sessuali. A inguaiare Sabani sono le dichiarazioni di una ragazza, K.D., che riferisce di un incontro col presentatore (quando lei era ancora minorenne). Poche settimane più tardi finisce nei guai anche Valerio Merola, presentatore tv molto popolare e grande amico di Sabani. Merola viene arrestato l’11 luglio, mentre anche Gianni Boncompagni viene raggiunto da un avviso di garanzia. 

Sabani e Merola negli anni ’90 sono una coppia tv di grande successo e rappresentano il simbolo dello spettacolo Made in Italy. Il primo è un grande imitatore, il secondo un bravo presentatore che lega il suo nome alla messa in onda del primo talent show della TV (“Bravissima”). Il programma, nato nei primi anni ’90, rappresentò l’evoluzione dei concorsi di bellezza già molto famosi e seguiti. “Bravissima“, ideato da Valerio Merola, superava il concetto di concorso per le miss e puntava a scoprire e valorizzare i nuovi talenti. Diventò in pochi anni una importante vetrina per giovani artisti. Una delle edizioni più riuscite vide proprio il duo Sabani/Merola come protagonista.

L’inchiesta di Biella proseguì per diverse settimane, poi fu trasferita per competenza alla Procura di Roma. Ma un altro clamoroso colpo di scena arrivò a ottobre 1996. Uno dei pm titolari dell’indagine, Alessandro Chionna, chiese di lasciare l’indagine che aveva coordinato e che era stata ribattezzata sui “provini a luci rosse”.

Chionna chiese al capo della Procura biellese, Enrico Gumina, di “potersi astenere” dal continuare l’inchiesta spiegando che “Motivi di opportunità mi spingono a chiedere l’ esonero dalle indagini“. I motivi di opportunità avevano un nome preciso, quello di Anita Ceccariglia, ex fidanzata di Gigi Sabani, interrogata come teste dal magistrato il 20 giugno 1996, poi legata sentimentalmente allo stesso Chionna. Per amore della ragazza conosciuta a Roma, il magistrato aveva scelto di lasciare l’indagine.

Presso la Procura della Capitale, successivamente, a febbraio 1997, il nuovo pm titolare dell’indagine chiese e ottenne l’archiviazione dal Gip. Tutto dunque finì in una enorme bolla di sapone e non si arrivò neanche ad imbastire un processo. Le accuse mosse erano evaporate completamente. 

La carriera di Sabani però fu irrimediabilmente compromessa. Lo showman vide riconoscersi anche un risarcimento per 13 giorni di ingiusta detenzione, ma il tritacarne mediatico-giudiziario che lo aveva investito e logorato per mesi lo segnò fortemente. 

Tutt’oggi sul web è possibile trovare molti articoli sul suo arresto, pochi sull’epilogo positivo dell’indagine e sull’archiviazione. Solo negli ultimi anni (è possibile riscontrarlo su internet) il giornalismo italiano ripercorre e racconta l’incredibile vicenda che travolse Sabani. 

Il famoso imitatore, dopo i trascorsi giudiziari, tornò presto in tv, anche con programmi importanti e mantenendo l’allegria di sempre, ma chi lo conosceva bene capiva che non era più lo stesso. Quella drammatica vicenda giudiziaria lo aveva profondamente segnato, causandogli forte stress emotivo e psicologico. Il 4 settembre 2007, mentre lo showman era a casa della sorella, accusò un malore e morì per infarto. Dopo il decesso, la compagna di Sabani (Raffaella Ponzo, 30 anni) scoprì di essere incinta e partorì sette mesi più tardi. Nacque Gabriele (maggio 2008) che è stato ufficialmente riconosciuto come figlio di Gigi Sabani all’età di tre anni.