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Hacker: obiettivo Italia

di Silvia Cegalin

Si è da poco concluso l’European Cybersecurity Month, iniziativa UE che si celebra ogni anno ad ottobre e nata per contrastare il cybercrime, tipo di crimine in aumento in Italia.

Minacce informatiche: quarta l’Italia

Dai dati pubblicati da Trend Micro Research, società di sicurezza informatica, e riferiti al primo semestre 2021 il nostro Paese si colloca al quarto posto, dopo Stati Uniti, Germania e Colombia, per numero di minacce informatiche.

Percentuali in rialzo causate dal periodo pandemico in quanto i cybercriminali hanno sfruttato a loro vantaggio la pandemia da Covid-19 attuando truffe online mascherate da campagne di informazione legate al Covid, e dall’altra dallo smart working.

Si parla di 194.879.311 minacce contenute in mail, il famigerato phishing, di 131.197 attacchi tra spam, malware e siti infetti, mentre sono stati 1.712 i trojan di natura bancaria che hanno colpito l’Italia.

Tra i settori presi maggiormente di mira compaiono quasi tutti i comparti di dominio pubblico (Sanità, Istruzione, Economia).

Hackeraggi: Comuni e Regioni ad alto rischio

Al momento l’ultimo hackeraggio segnalato è quello del 3 novembre in cui sono stati attaccati il sistema informatico di Palazzo dei Priori del Comune di Perugia, mentre nella notte tra il 26 e il 27 Ottobre è toccato ai comuni dell’Unione Terre di Pianura (Baricella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo e Minerbio) e ai comuni di Budrio e Castenaso, un arresto dei servizi informatici che ha compromesso la connettività di circa 70 mila residenti.

Ma non finisce qui: soltanto una settimana prima, il 20 ottobre, il sito di Aria.spa, l’Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti della Regione Lombardia, è stato messo fuori uso da un’azione hacker proveniente dall’estero. Un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) che ha avuto l’obiettivo di bloccare l’operatività della Regione Lombardia, un attacco di intensità 3 volte superiore a quello avvenuto il 15 ottobre.

Sanità e Cgil nel mirino degli hacker

Regioni e Comuni non sono l’unico bersaglio dei cybercriminali, anche la sanità compare tra i settori a rischio. Il sistema della Asl Roma 3, tra le più importanti aziende sanitarie di Roma e provincia, il 2 novembre ha subito un attacco hacker.

Azione che segue l’hackeraggio dei sistemi informatici dell’ospedale San Giovanni di Roma a settembre, riconfermando quanto il settore sanitario sia tra i maggiori presi di mira, si stima infatti che il 24% delle strutture sanitarie sono state vittime di attacchi informatici (fonte Gruppo Relyens – Dipartimento di Management dell’Università di Torino).

Nello stesso periodo, per ben tre volte nelle prime settimane di ottobre, anche il sito della Cgil ha subito attacchi DDoS, rimanendo inagibile per alcune ore. Un’azione informatica contro il sindacato e la loro pagina informativa Collettiva.it che per la Cgil ha un’esplicita matrice politica.