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Citofoni Rosa, il progetto contro la solitudine


A Padova il progetto per dedicare un po’ di tempo a chi si sente solo. È possibile colorare di rosa il proprio campanello o apporre una etichetta sul proprio campanello.

Un nuovo metodo per allacciare amicizie: un adesivo rosa da apporre sul citofono di casa per comunicare e dedicare un po’ di tempo a chi si sente solo ed è in cerca di ascolto. L’ iniziativa denominata “Citofoni Rosa” è stata realizzata in anteprima a Padova dall’artista Antonio Irre con il contributo del Comune nell’ambito del progetto La Città delle Idee.

Come aderire a ‘Citofoni Rosa’

L’ adesione è libera ed i cittadini possono colorare di rosa il proprio campanello o apporre una etichetta del medesimo colore sul proprio campanello. Inoltre, i ‘pionieri’ disponibili possono contattare l’organizzazione tramite mail: citofonirosa@gmail.com, i canali social o contattando direttamente Antonio Irre al seguente recapito: 3494262775. Si riceverà così il kit gratuito con l’etichetta rosa da applicare sul citofono ed il volantino che indica i giorni e gli orari in cui è possibile suonare. “Vuoi scambiare due parole ma non sai con chi farlo? Vuoi metterti in gioco? Potrai scegliere quanto a lungo tenere la targa, se solo per pochi giorni o come postazione fissa – assicura l’artista – Arriveremo con cacciavite, targhetta rosa, e targa o adesivo e in pochi minuti sarai operativo. Nei momenti di difficoltà avere qualcuno che sia disposto ad ascoltarci, che sia una persona vicina a noi o anche uno sconosciuto, può essere di grande aiuto. E non è solo una credenza popolare, bensì è la scienza a confermarlo, come dimostrato dallo studio di due ricercatori dell’Università di Chicago nel 2014. A Padova, da gennaio sono stati 10 i citofoni rosa installati. Il primo fuori regione è stato posizionato a Cordenons, in provincia di Pordenone, e altre richieste sono giunte dal Veronese e dalla provincia di Cesena. Presto sarà anche disponibile una mappa online dei citofoni ‘amici’. Il 30 aprile è previsto anche l’incontro pubblico “Citofoni rosa di Antonio Irre – Conversazioni di comunità”.

L’ausilio di una psicologa per gli ‘amici rosa’

La finalità di questo progetto non si limita all’apertura al dialogo, ma anche al superamento della paura di aprirsi agli sconosciuti. Infatti, da circa due mesi, alcune persone hanno già ricevuto visite e si sono scambiate i numeri per rivedersi, ma non tutti hanno dimostrato grande interesse. Infatti, da marzo è subentrato il supporto della dottoressa Roberta Iuppa, psicologa, a disposizione dei pionieri e delle pioniere che installano il citofono rosa, nel caso servisse supporto e per dare consigli su come impostare l’ascolto per essere d’aiuto in modo corretto. Non a caso, chi abbraccia il progetto potrebbe conversare non solo con persone in cerca di semplice compagnia, ma anche con coloro che soffrono di angoscia, tristezza, sconforto, rabbia, disagio e non essere in grado di affrontare e gestire adeguatamente i danni dell’isolamento sociale.

Gli italiani hanno il ‘primato’ della solitudine


Secondo una recente indagine dell’Eurostat, l’Italia risulta il Paese europeo con un elevato tasso di ‘solitudine’ pari al 12-13%. Stando ai dati, gli italiani dai 16 anni in su non avrebbero nessuno a cui chiedere aiuto nel momento del bisogno o con cui parlare dei propri problemi.
La situazione sembra migliore nella Repubblica Ceca, Finlandia, Slovacchia e Svezia con il 2% della popolazione. Tra le cause principali emergono: la pressione sociale, la paura del giudizio altrui, il senso di inadeguatezza, ma anche la timidezza, la paura di affrontare la vita, le dipendenze patologiche ed in certi casi l’isolamento volontario. Gli effetti ricadono nel settore della salute dove aumenta il rischio di contrarre patologie come: disfunzioni del sistema immunitario, aumento dei livelli di infiammazione, malattie cardiovascolari, diminuzione della memoria e dell’apprendimento, aumento dei livelli di stress ed invecchiamento precoce.