Il Carvenale di Venezia entra nel Metaverso: avatar e maschere digitali nell’edizione del 2023

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Il Carvenale di Venezia entra nel Metaverso: avatar e maschere digitali nell’edizione del 2023

Il titolo scelto per il primo Carnevale di Venezia con identità digitale è “Take Your Time For The Original Signs”. Dal 4 al 21 febbraio gli avatar degli appassionati potranno presenziare da remoto, interagendo sulle principali piattaforme social di Instagram, Ready Player Me e Roblox, senza limite d’età e distanza geografica.

Il nuovo progetto del Venice Virtual Carnival è stato presentato alle Procuratie Vecchie di piazza San Marco, casa di The Human Safety Net, in collaborazione con PwC Italia e Vela Spa.

Quali sono le maschere virtuali del “Venice Virtual Carnival”

Per la prima volta nel mondo verranno riproposti in versione moderna 6 costumi, inclusa la maschera “Original Sign” e in versione Gold. Coloro che aderiranno potranno indossare le maschere di Colombina, Pantalone, la Bauta, il Medico della Peste e la Fenice, con tute da gamer dei videogiochi, grazie ad appositi filtri. “Un’occasione per lasciare un segno della propria unicità e superare i confini reali- ha sottolineato Massimo Checchetto, direttore artistico e scenografo del Teatro La Fenice- I partecipanti potranno ‘passeggiare’ con le maschere tradizionali e le persone reali. Lo scopo è quello di coinvolgere le nuove generazioni e avvicinarle alla tradizione”.

Come si articolerà il Carnevale di Venezia e qual è il tema designato

Per circa venti giorni la città di Venezia sarà un palcoscenico a cielo aperto, tra le piazze, le calli e le strade. L’acqua sarà al centro del primo week-end di apertura. Infatti, sabato 4 febbraio, nel corso dell’ Opening Parade, sfileranno tutti i simboli della tradizione carnascialesca. Un mix di colori, giochi di luce e musica darà vita ad una grande performance galleggiante. Lungo il Canal Grande non mancheranno le tradizionali parate dei carri mascherati. Il tema del 2023 si ispira ai segni dello Zodiaco ed ai simboli originali dei 4 elementi naturali, per liberare la creatività e l’essenza di ogni singolo individuo. Inoltre, ai costumi tradizionali come la Bauta, La Moretta e la Gragna, si affiancheranno anche personaggi, animali mitici ed eroi all’ insegna della libera espressione e della creatività. Nei giorni successivi, avrà luogo un ricco programma di appuntamenti e spettacoli come il Corteo di imbarcazioni tipiche locali; le 12 Marie che sfileranno vestite con costumi storici a bordo di gondole lungo il Canal Grande per raggiungere Piazza San Marco; la sfilata di carri allegorici al Lido di Venezia; la distribuzione di frittelle, galani e vin brulé, con intrattenimenti per bambini, in campo San Giacomo dell’Orio; la sfilata di carri allegorici a Mestre ed infine la Premiazione della Maria del Carnevale 2023 in Piazza San Marco.

La ‘scommessa’ del Comune di Venezia

Il Carnevale di Venezia è conosciuto in tutto il mondo per la sua bellezza e le sue lontanissime origini. Ogni anno ha un tema specifico, ma quest’anno, l’antico rituale delle maschere e dei costumi che celano l’identità, il sesso e la classe sociale dei partecipanti, sfida le frontiere della comunicazione digitale. Il fine di tale iniziativa, nelle parole del sindaco, Luigi Brugnaro: ” Il Carnevale di Venezia non è solo baldoria, ma anche la simbiosi tra arte e teatro. Quest’anno, oltre agli spettacoli tradizionali ed iconici del Carnevale di Venezia, come il Volo dell’Angelo in Piazza San Marco, ci sarà questa iniziativa per coinvolgere il mondo intero. Il Carnevale è un gioco surreale, che permette di spalancare la mente e aprire possibili scenari inaspettati. Venezia con il suo Carnevale scommette sul futuro non solo in termini di costumi, ma anche di dialogo con i giovani. La realtà è fatta di sogni e, grazie a queste piattaforme, si possono sviluppare fenomeni culturali di vaste proporzioni. La nostra sfida è di esplorare il futuro, con lo sguardo rivolto al passato. Stiamo pensando anche a un nuovo progetto che consentirà di raccontare e ricostruire la storia di Venezia nel Metaverso. Pensiamo a veri e propri percorsi culturali per raccontare alle nuove generazioni, la ‘più antica città del futuro’, ma in un ambito virtuale che ha come punto di forza la partecipazione e il coinvolgimento!”.

L’origine del Carnevale è di per sé metafisica. Parimenti, scegliere una realtà ‘aumentata’ digitalmente potrebbe generare una crisi di identità? Ai posteri l’ardua sentenza!