Messina Denaro, il medico presenta istanza di scarcerazione

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Messina Denaro, il medico presenta istanza di scarcerazione

Lo stesso dottore Tumbarello è accusato di partecipazione ad associazione mafiosa e falso ideologico per aver firmato 137 ricette mediche che avrebbero consentito al boss Messina Denaro di curarsi.

Dopo due settimane dall’arresto da parte dei carabinieri del Ros, Alfonso Tumbarello, medico del superlatitante Matteo Messina Denaro avrebbe presentato istanza di scarcerazione. La richiesta è stata presentata nei giorni scorsi. Lo stesso Tumbarello è accusato di partecipazione ad associazione mafiosa e falso ideologico per aver firmato ben 137 ricette mediche che avrebbero consentito al boss Messina Denaro di curare la sua patologia. 

Prescrizioni mediche, cure e terapie, così il medico avrebbe seguito il boss

Stando a quanto emerso dalle indagini ancora in corso, il medico di Campobello di Mazara avrebbe seguito il paziente latitante durante gli ultimi due anni, momento in cui l’ultimo padrino ha fatto rientro nella sua terra per sottoporsi alle cure oncologiche dopo la diagnosi del tumore al colon. Numerose prescrizioni, richieste di farmaci, cure, terapie e l’intervento chirurgico del 2020 a Mazara del Vallo; così Tumbarello, ormai in pensione avrebbe seguito il boss negli ultimi anni fino al suo arreso avvenuto lo scorso 16 gennaio presso la struttura privata “La Maddalena” di Palermo. “Ha personalmente visitato il paziente Matteo Messina Denaro raccolto l’anamnesi, indicandogli un percorso terapeutico, poi seguito con estrema attenzione, prescritto farmaci e analisi mediche, per patologie molto gravi, di cui effettivamente soffriva e soffre il boss, intestandole ad un proprio assistito, che in realtà godeva di ottima salute”, scrive il gip Alfredo Montaldo che, sulla base degli elementi raccolti ha firmato il fermo del medico 70 enne accogliendo la richiesta del procuratore capo Maurizio De Lucia e del procuratore aggiunto Paolo Guido. 

Tumbarello accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico

Le indagini si sono concentrate su Tumbarello subito dopo l’arresto di Messina Denaro e avevano portato alla perquisizione dello studio medico e della sua abitazione privata. A margine dell’interrogatorio ha dovuto rispondere dell’accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, oltre al concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico. 

Dalle indagini, inoltre, è emerso che Tumbarello avrebbe sollecitato al boss il ricovero e l’intervento chirurgico del 13 novembre 2020 presso l’ospedale Abele Ajello di Mazara Del Vallo. L’11 gennaio del 2021, invece, gli avrebbe prescritto una Pet da effettuare nell’ambulatorio di Mazara del Vallo. E ancora il 28 gennaio e l’1 febbraio, l’analisi della mutazione e l’estrazione del Dna effettuate alla clinica “La Maddalena” di Palermo. 

Anche il cugino del geometra Bonafede presenta istanza di scarcerazione

Assieme al medico era finito in manette anche il cugino e omonimo del geometra che aveva fornito l’identità al boss di Castelvetrano, Andrea Bonafede. Per lui, l’accusa è di favoreggiamento e inosservanza della pena con riferimento agli ergastoli inflitti a Messina Denaro. Secondo i pubblici ministeri Piero Padova e Gianluca De Leo, Bonafede avrebbe fatto da postino ritirando le prescrizioni mediche fatte da Tumbarello e occupandosi della consegna diretta a Messina Denaro, mantenendo in stretto riserbo la reale identità del superlatitante. “Un inquietante reticolo di connivenze e complicità in diversi luoghi e in svariati ambiti professionali, reticolo sul quale sarà necessario proseguire le investigazioni che doverosamente dovranno condurre a individuare e perseguire, tutte le condotte integranti possibili profili di responsabilità penale”, hanno spiegato i magistrati che hanno provveduto a firmare l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Bonafede. Anche lui come il medico ha presentato istanza di scarcerazione.