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Premio Campiello 2022, La faina e Sellerio

Il giovane esordiente, Bernardo Zannoni, vince il premio letterario, con “I miei stupidi intenti” che è stato pubblicato nel 2021 da Sellerio.

Complimenti a Bernardo Zannoni che è il vincitore del Premio Campiello 2022 con il suo libro “I miei stupidi intenti” che lèggeremo a breve. Sappiamo al momento che è la storia di una faina. 

“Gli animali in questo libro parlano, usano i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d’altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall’istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi”. È la descrizione che ne dà l’editore.

Chi è Sellerio 

L’editore è Sellerio, ha deciso di pubblicare nel 2021 il libro di questo giovane esordiente. Non è un caso, pensiamo, mentre ripercorriamo la storia di questa casa editrice palermitana, nata nel 1969. È proprio il figlio di Elvira Sellerio a raccontare, in una vecchia intervista rilasciata al Corriere della Sera, che la madre fondò la casa editrice insieme ad altri, impegnando i soldi del suo licenziamento da funzionaria pubblica. 

Pensiamo a ritroso a diversi libri di questa casa “del coraggio” che ha saputo andare nei luoghi poco battuti, dove pochi vogliono andare. È andata nelle terre della nostalgia e dell’ironia, del cinismo e del rimpianto, avvolti sempre da scirocco, e anche – sebbene più raramente – dalla più gelida tramontana.

Ci ha fatto innamorare di Anthony Trollope, lo scrittore inglese di epoca vittoriana che ebbe successo con L’ammnistratore (The Warden), il primo dei sei romanzi ambientati nell’immaginaria contea di Barsetshire, raggiungendo il suo capolavoro comico, Barchester Towers

Ha pubblicato Sergio Atzeni, di cui parleremo in un prossimo articolo, scrittore sardo che fu annoverato tra i protagonisti della cosiddetta nuova letteratura sarda, una sorta di nouvelle vague. 

Ci ha portato in una “terra di mezzo dell’anima e dell’essere umano” con La riva lontana di Marinette Pendola, mia concittadina, ma soprattutto scrittrice di grandissima raffinatezza. Nel 1956 una delle ultime bambine tunisine-francesi-siciliane, la sua era la generazione figlia di migliaia di siciliani emigrati in Tunisia (a fine Ottocento, sull’onda della colonizzazione francese). 

I libri amati da tanti di noi potrebbero comporre decine e decine di isole prima inesplorate. Quel che è certo è che Sellerio ci ha condotti finora in un viaggio meraviglioso, dalle viscere calde della Sicilia a contee immaginarie, fin nella mente della faina Archy. Sempre ospiti suoi, della casa del “coraggio”.

https://sellerio.it/it/catalogo/Miei-Stupidi-Intenti/Zannoni/13437