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Fiumi di crack nel quartiere di Ballarò, 9 arresti a Palermo

Sgominata la vendita 24 ore su 24 di crack, suboxone, hashish, marijuana e cocaina che gli spacciatori fornivano a giovani disoccupati, turisti, professionisti ed impiegati.

Consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, nel dettaglio crack nello storico quartiere Ballarò di Palermo. E’ questo il motivo che ha spinto i gip del Tribunale di Palermo ad emettere 25 provvedimenti cautelari allo scopo di sgominare una vasta organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata denominata “Fairo” ed è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo.

Blitz antidroga a Ballarò, 25 provvedimenti cautelari

Il blitz ha avuto luogo a seguito di una minuziosa attività d’indagine avviata nel giugno 2020 che ha consentito agli inquirenti di sgominare una vasta rete di spaccio sul quartiere storico Ballarò. Si tratta della vendita 24 ore su 24 di crack, suboxone, hashish, marijuana e cocaina che gli spacciatori fornivano a giovani disoccupati, turisti, professionisti ed impiegati. Secondo quanto affermano gli inquirenti, l’area interessata alle attività di smercio di sostanze stupefacenti era quella delimitata da via Nunzio Nasi, piazzetta Lucrezia Brunaccini e via Mongitore, dove molti pusher operavano in fasce orarie anche nelle ore notturne ripartendosi gli spazi e consentendo anche la consumazione sul posto. La zona, infatti, è stata ribattezzata dagli stessi spacciatori una “Piccola Amsterdam”, dove poter consumare tranquillamente la sostanza o altre bevande come in un coffee shop di quelli presenti nella capitale olandese. 

I dettagli dell’operazione denominata “Fairo

“Gli spacciatori, in particolare quelli che avevano il ruolo di vedetta, erano soliti segnalare l’arrivo delle forze del’ordine ai loro complici utilizzando una parola in codice e, nella fattispecie, ‘Fairo’, da cui il nome dell’operazione”, fanno sapere i carabinieri del comando provinciale. 

Un episodio di consumo di droga è stato ripreso anche delle videocamere di sorveglianza. Una giovane mamma giunge alla piazza di spaccio con un passeggino e si reca dal pusher per acquistare la dose davanti gli occhi del figlio. Da ciò, si evince che lo spaccio avviene alla luce del sole senza alcuna preoccupazione degli spacciatori. 

I nomi degli arrestati

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti di: Salvatore Mazzanares, 28 anni, Samir Farghaly Ahmed Adel, 21 anni, Fabio Benfante, 41 anni e Salvatore Rasa di 68 anni. Ai domiciliari, invece, Salaheddine El Manaoui, 23 anni, Salvatore Cardinale, 27 anni, Dario Accardi, 36 anni, Francesco Paolo La Barbera, 21 anni e Manuel Picciotto, di 20 anni. Gli indagati, dovranno rispondere dinanzi al gip di associazione a delinquere e spaccio di sostanze stupefacenti. 

Il sindaco Lagalla: “Palermo sta facendo la sua parte”

“Il Comune di Palermo sta facendo la sua parte ed è già pubblico l’avviso di un milione di euro per l’attivazione di presidi sul territorio, così come è già attivo il tavolo per il contrasto alle dipendenze. Il mio ringraziamento per l’operazione antidroga condotta nel quartiere Ballarò va al Comando provinciale dei carabinieri. Il cospicuo numero di provvedimenti cautelari dimostra come sia fitta la rete dello spaccio di sostanze stupefacenti che sta uccidendo soprattutto tanti nostri giovani concittadini”, spiega il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Il problema dello spaccio è divenuto nel tempo un’emergenza sociale. In particolar modo, di crack, considerata una delle pesantissime droghe assunte inalando il fumo dopo averne sciolti i cristalli. Diverse sono state le iniziative da parte delle associazioni come, ad esempio, quella del 4 novembre scorso condotta per le strade di Ballarò da “Sos Ballarò, attraverso un raduno di centinaia di cittadini, o anche quella del 14 febbraio dell’anno scorso con un sit-in organizzato dal “Comitato Liberi Tutti”, per ricordare la giovane Serena morta a causa degli effetti del crack.