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25 Agosto 2021

Afghanistan, quell’astio profondo contro gli Ameribani

È un’intervista dai contenuti radicali, ma abbiamo scelto di pubblicarla perché rappresenta un punto di vista molto diffuso tra gli afghani. Nel tentare di comprendere un po’ questo Paese, può aiutare la lettura che lo stesso dà di sé
22 Settembre 2021

Giornalismo d’inchiesta e omicidi: così muoiono nel mondo i cercatori di verità

Giancarlo Siani (23 settembre), Jamal Khashoggi (2 ottobre), Anna Politkovskaja (7 ottobre), Daphne Caruana Galizia (16 ottobre): quattro giornalisti, quattro casi molto conosciuti, quattro cronisti uccisi perché cercavano e raccontavano la verità. Se le date sono importanti per la storia dell'uomo, il calendario tra fine settembre e metà ottobre è pieno di queste, alla voce "Cronisti assassinati". E gli ultimi anni delineano un trend nerissimo per il giornalismo d’inchiesta. Questa tendenza si conferma negativa anche nel 2021
12 Ottobre 2021

Afghanistan, quali sono i giacimenti e le materie prime?

Si narra che Alessandro Magno rimase folgorato dalle pietre preziose che venivano estratte dall’aspro sottosuolo dell’attuale Afghanistan. Prima di lui e dopo di lui, la storia ha visto avvicendarsi svariati imperi e governi, fiduciosi di addentrarsi fra le sue rocce, per impossessarsi dell’inestimabile tesoro minerario, custodito nelle viscere del suo territorio. A due millenni e mezzo di distanza da Alessandro Magno, sappiamo che l’Afghanistan può essere paragonato ad un forziere, ancora sigillato, di oro, argento, rame, ferro, zinco, mercurio, terre rare
19 Ottobre 2021

Afghanistan e risorse minerarie. Il forziere maledetto che piace alla Cina

Nella prima puntata della nostra inchiesta dedicata ai giacimenti minerari dell’Afghanistan, ne abbiamo analizzato le dinamiche economiche, dopo aver provato a scattare una fotografia del tesoro, nascosto nel sottosuolo del Paese. Ci eravamo lasciati con la profezia dell’ultimo Presidente afghano, Asfhar Gahni, il quale aveva parlato di “maledizione delle risorse”. Dopo aver letto la prima parte dell’inchiesta, probabilmente verrebbe da chiedersi, come mai gli Stati Uniti, dopo vent’anni di stanziamento fra i confini afghani, con migliaia di vittime e almeno due mila miliardi di dollari investiti, lo abbiano abbandonato così in fretta e furia, soprattutto in un momento storico di importante carenza di materia prime