libano

7 Dicembre 2020

Il Libano scoppia, all’ombra del cedro tante macerie e coronavirus.La testimonianza del medico: “Mancano farmaci, soldi e infermieri”

A causa del coronavirus le terapie intensive sono piene, sempre più infermieri stanno lasciando il Paese e la situazione è sempre più seria e persistente
29 Luglio 2021

Niente governo, elettricità e inflazione record: la crisi nera del Libano

Niente acqua, elettricità, carburante e governo. A due anni dalle prime proteste e contestazioni contro l'intero establishment, la fotografia del Libano appare sempre più piena di ombre e lati oscuri che non riescono a trovare una via d’uscita. Quando nell’ottobre del 2019 sono cominciate le manifestazioni di studenti e cittadini scesi in piazza a Beirut, il declino del Paese dei Cedri è stato sempre più vicino fino ad oggi dove l’inferno si estende a macchia d’olio
18 Ottobre 2021

Inferno Libano, non solo blackout: gli anni più bui della sua storia

Sono trascorsi ormai due anni da quel famoso 17 ottobre 2019, quando il Libano è balzato agli onori della cronaca per la scia di proteste che hanno invaso il Paese. Tra corruzione politica, crisi economica, povertà, mancanza di carburante e farmaci, inflazione alle stelle, esplosioni che hanno devastato Beirut e dintorni e chi più ne ha più ne metta, la Terra dei Cedri non ha più visto la luce
26 Novembre 2021

Le navi dei veleni, da De Grazia a Ilaria Alpi

«Ventidue anni, sei legislature, sette commissioni parlamentari e diverse indagini della magistratura sono i numeri che mostrano il peso della vicenda, ma anche la difficoltà di pervenire a conclusioni univoche sull’intero fenomeno». La vicenda è quella delle navi che negli anni ’80 e ’90 sono state fatte affondare nel Mediterraneo o erano dirette verso i Paesi del Nord Africa per smaltire illecitamente rifiuti tossici e radioattivi e questo che avete appena letto è uno dei passaggi più significativi inseriti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella sua relazione conclusiva del febbraio 2018