Altri cinque anni per l’ex primario del Civico, già condannato per il caso Cuffaro. Intercettato anche mentre dà lezioni di mafia al figlio. È fratello del cognato di Matteo Messina Denaro.
Micale, amico fraterno dell’ex capomafia della famiglia barcellonese Carmelo D’amico, sta rivelando notizie sugli ultimi trent’anni di Cosa Nostra e sui capi della famiglia mafiosa che guida la provincia di Messina.
È stato rinvenuto nell’abitazione di Campobello di Mazara, scritto di suo pugno, dove sarebbe indicato il nome del presunto successore, oltre a indicazioni sull’organizzazione del nuovo assetto di Cosa nostra.
Figlio del boss Antonio Lauricella, esponente di spicco della famiglia di Villabate con il suo dominio sul quartiere la Kalsa di Palermo. Il padre è soprannominato “Scintillone”, per via della sua estrosa eleganza anche quando riscuoteva il pizzo da salumieri, costruttori, pasticcieri e negozianti.
Il pool legale neocostituto, il gruppo tecnico di lavoro che porta il nome del magistrato ucciso da Cosa Nostra, Rocco Chinnici, prosegue le indagini con grande riserbo sul caso Lombardo.
Sono 21 gli arresti per l’inedito sodalizio che ha visto i mandamenti firmare accordi con le ‘ndrine calabresi per la fornitura di 10 chilogrammi di cocaina al mese che avrebbe fruttato oltre dieci milioni di euro all’anno.
Armando Palmeri ritrovato il 16 marzo nei pressi della sua abitazione di Partinico. Tutt’ora sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause del decesso. Le sue testimonianze sono state fondamentali per fare luce sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio.
Sulla morte del maresciallo Lombardo, a distanza di circa 28 anni ci sono ancora molti punti oscuri da chiarire, nonostante siano già state archiviate due inchieste.