Sono 21 gli arresti per l’inedito sodalizio che ha visto i mandamenti firmare accordi con le ‘ndrine calabresi per la fornitura di 10 chilogrammi di cocaina al mese che avrebbe fruttato oltre dieci milioni di euro all’anno.
Il pool legale neocostituto, il gruppo tecnico di lavoro che porta il nome del magistrato ucciso da Cosa Nostra, Rocco Chinnici, prosegue le indagini con grande riserbo sul caso Lombardo.
Figlio del boss Antonio Lauricella, esponente di spicco della famiglia di Villabate con il suo dominio sul quartiere la Kalsa di Palermo. Il padre è soprannominato “Scintillone”, per via della sua estrosa eleganza anche quando riscuoteva il pizzo da salumieri, costruttori, pasticcieri e negozianti.
È stato rinvenuto nell’abitazione di Campobello di Mazara, scritto di suo pugno, dove sarebbe indicato il nome del presunto successore, oltre a indicazioni sull’organizzazione del nuovo assetto di Cosa nostra.
Micale, amico fraterno dell’ex capomafia della famiglia barcellonese Carmelo D’amico, sta rivelando notizie sugli ultimi trent’anni di Cosa Nostra e sui capi della famiglia mafiosa che guida la provincia di Messina.
Altri cinque anni per l’ex primario del Civico, già condannato per il caso Cuffaro. Intercettato anche mentre dà lezioni di mafia al figlio. È fratello del cognato di Matteo Messina Denaro.
Abbiamo realizzato un approfondimento su mafia e riciclaggio di denaro, attraverso le imprese esistenti, proprio come è accaduto nel caso di Matteo Messina Denaro, alias Andrea Bonafede, che risultava dipendente di una srl di Bentivoglio di Bologna (sede legale), con sede operativa a Campobello di Mazara, operante nei settori ambiente, nolo, trasporti e pulizie.
Un vero e proprio terremoto tra le aziende ospedaliere e cliniche private, coinvolti l’ex assessore Razza e alcuni medici, accusati di turbativa nell’affidamento degli incarichi per progetti come “Osas Catania – Sentinelle della prevenzione” e “Centro Cardio Hub e Spoke”.